Cosa significa essere donna? Oggi, al solo pensare questa domanda si rischia di passare per dei maschilisti categorizzatori. Eppure, io questa domanda me la pongo spesso.
La pongo a me stesso quando sul tram, al mattino presto, sento la voce tremolante di una ragazza che sta confidando alla sua collega perché è così delusa dall’uomo che dice di amarla; quando in un ristorante sento parlare delle amiche della difficoltà di crescere un bambino; quando mi inserisco in un bellissimo discorso tra semi sconosciuti. Me lo chiedo quando mi innamoro o quando sono in conflitto. Me lo chiedo al lavoro, prima di andare a dormire, quando soffro e quando sono felice, mentre corro e una ragazza mi passa a fianco. Me lo chiedo forse anche troppo spesso.
Alla fine mi do sempre la stessa risposta, non lo saprei definire, posso solo provare a immaginarlo. Una cosa però mi è chiarissima, se non esistessero, se non mi generassero turbamenti e dolori, se non suscitassero in me una curiosità travolgente non avrei più alcuno stimolo durante le mie giornate. Una donna è tutto ciò di cui ho bisogno