La campagna SeeSicily, nato in epoca di emergenza Covid, intenzionalmente sarebbe servita a rilanciare il turismo nell’isola dopo la pandemia – con una notte gratis per chi rimaneva in Sicilia almeno tre giorni – ma praticamente si è rivelata un grande flop.
Un dato su tutti, sui 75 milioni stanziati, il controvalore dei soggiorni effettivamente fruiti è stimato in circa 875mila euro (l’1,16% delle risorse a disposizione), pari a 17mila posti letto occupati in oltre due anni.
C’è voluta la richiesta di accesso agli atti di Luigi Sunseri, deputato regionale del M5S, per avere un quadro più completo, facendo emergere le violazioni, in particolare quelle che riguardano ilcodice degli appalti, grazie all’attività ispettiva condotta da Audit – l’ufficio speciale autorità dei programmi cofinanziati dalla Commissione Europea alla Regione Siciliana – che ha riscontrato delle “irregolarità con impatto finanziario”.
Stamani, dopo l’intenso lavoro svolto, ha avuto luogo la conferenza stampa in ARS “Flop del SeeSicily”, convocata dal gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle e tenuta dai deputati regionali Luigi Sunseri (Presidente della Commissione Esame dell’Attività dell’Unione Europea), Nuccio Di Paola (referente regionale del M5S) e Antonino De Luca (capogruppo M5S in Assemblea Regionale Siciliana).
“Sono state assegnate – così Sunseri – delle risorse senza le procedure previste dal codice degli appalti e poi, come se non bastasse, è mancato totalmente un piano di comunicazione.
Quindi le risorse sono state destinate senza sapere nemmeno quali potessero essere i ritorni su questa vicenda. Quanto venuto a galla, verrà presentato con un esposto alla Corte dei Conti”.
“La richiesta che facciamo al Presidente Schifani– dice Di Paola – è che la smetta di essere ancora complice di questo sistema e abbia un sussulto di dignità per prendere le distanze dal governo Musumeci”.
Appello condiviso dal capogruppo De Luca che si chiede se Schifani sia “prigioniero della necessità di lasciar mantenere quell’assessorato a Fratelli d’Italia – per la cronaca si sono susseguiti ben quattro Assessori di Fratelli d’Italia, Pappalardo e Messina con Musumeci, Scarpinato e Amata con Schifani – o libero come dovrebbe essere un presidente di Regione. I siciliani – conclude – hanno diritto ad avere una classe politica onesta e che appare anche tale”.
L’Assessore Amata, dal canto suo, difende l’operato del Governo Regionale e dei suoi predecessori: “Le misure adottate dalla Regione per promuovere il brand Sicilia e favorire la ripresa delle attività turistiche e l’occupazione duramente colpite dalla pandemia hanno raggiunto il loro scopo, a giudicare dai dati forniti dall’Osservatorio turistico regionale che vedono un costante aumento del numero di presenze registrate nell’Isola, il 120% in più in soli due anni. Non è superfluo evidenziare che tutta la compagine parlamentare ha concordato sull’opportunità di adottare l’iniziativa volta a fornire alle aziende immediata liquidità finanziaria, mettendo a disposizione del potenziale turista una serie di servizi utili a incentivare la domanda e la conseguente offerta. Il quadro in cui è maturato l’intervento di sostegno traccia una positiva evoluzione dei dati relativi alle presenze nell’arco temporale che va dal 2020 al 2023».
Nonostante le parole dell’Assessore Amata, i numeri sono inequivocabili e il bilancio finale dimostra che nessun obiettivo è stato raggiunto.
Una “bomba ad orologeria”, dopo l’accesso agli atti di Sunseri e l’ispezione Audit – i cui controlli non sono ancora terminati – che potrebbe scoppiare da un momento all’altro.
Attendiamo sviluppi, non ci resta che attendere