Ricominciano gli appuntamenti con la grande musica all’Università di Roma La Sapienza, nel segno dell’attenzione per la qualità e per i giovani talenti. Un appuntamento imperdibile segna l’inaugurazione della 79° stagione della IUC – Istituzione Universitaria dei Concerti di venerdì 13 ottobre, ore 20.30 (con replica sabato 14).
Sul palco avremo l’occasione di riascoltare due artisti già molto apprezzati dal pubblico dell’Aula Magna del Rettorato della Sapienza: Leonora Armellini, pianista solista, ed Enrico Saverio Pagano insieme alla sua Orchestra da Camera Canova, di cui è il fondatore e direttore.
Pagano, insieme agli artisti della Canova in residenza artistica alla IUC, affronta per il terzo anno consecutivo l’apertura di stagione alla Sapienza.
Due anni fa avevano debuttato con due “imperdibili” del repertorio sinfonico di Ludwig van Beethoven: la Settima Sinfonia e il Concerto per pianoforte n. 5 “Imperatore”; lo scorso anno avevano affrontato il “Don Giovanni” di Wolfgang Amadeus Mozart in forma di concerto. Quest’anno l’Orchestra Canova e il suo direttore si cimenteranno in una doppia sfida, che vede in programma la Quinta Sinfonia di Beethoven e Secondo Concerto per pianoforte e orchestra di Chopin insieme a Leonora Armellini.
“Al terzo anno di inaugurazione della stagione della IUC torniamo a confrontarci con due capisaldi del repertorio concertistico e sinfonico – commenta Enrico Pagano -. Con Leonora Armellini, punto di riferimento per l’interpretazione di Chopin in Italia, proseguiamo quanto iniziato con la chiusura della scorsa stagione dove – con il concerto di Schumann – per la prima volta abbiamo affrontato il repertorio romantico. Quindi la Quinta di Beethoven, probabilmente la Sinfonia per antonomasia, con la quale qualsiasi direttore deve confrontarsi nel corso della sua vita musicale, non fosse altro che per il temuto incipit del primo movimento. È un programma ambizioso, che ci spinge a uscire dalla formazione cameristica e ci porta verso quella sinfonica, sempre con lo spirito che motiva la nostra residenza artistica romana: una residenza di crescita artistica e musicale, attraverso il confronto con i capolavori del repertorio e il lavoro con i più importanti solisti del panorama internazionale”.