La redazione di Lanterna condivide in toto i consigli divulgati dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
Siamo sinceri, l’avvento del Coronavirus in Italia ha letteralmente modificato i nostri comportamenti, la nostra routine, il nostro umore e i nostri atteggiamenti verso il prossimo. Inutile negarlo, viviamo una situazione temporaneamente surreale alla quale non siamo affatto abituati; per ovviare a tale circostanza strapazziamo quotidianamente PC e smartphone nel tentativo di ricercare notizie confortanti, tuttavia incontrando sul nostro cammino pareri contrastanti, specialmente sui social media.
La repentina espansione del COVID-19 ha supportato quel fenomeno definito comunemente infodemia, “un’abbondanza di informazioni, alcune accurate, altre no”, sprigionatosi con una forza erroneamente sottovalutata. In questo preciso momento storico l’Italia ha bisogno di cooperazione, sostegno e informazioni veritiere, perché – lo ribadiamo – il quadro complessivo non va né minimizzato né descritto in termini apocalittici.
Nel marasma mediatico venutosi a creare la redazione di Lanterna ha sempre cercato di ricoprire un ruolo idoneo al contesto, dicendo no alla disinformazione, al clickbaiting, al terrorismo psicologico, alla pubblicazione di false note o previsioni distribuite ad esempio attraverso messaggi vocali e testuali, ma soprattutto dicendo no allo sciacallaggio mediatico. Lanterna dice sì all’informazione sana e genuina, alle fonti attendibili, ai rapporti della comunità scientifica, alla massima attenzione, alla cautela e al rispetto delle regole.
Per questa serie di motivi pubblichiamo – e condividiamo – alcuni preziosi consigli ideati dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, “per non cadere nella trappola delle informazioni non verificate in rete” e per far sì che più soggetti, sprovvisti dell’ormai necessaria educazione/cultura digitale, possano appropriarsi delle nozioni base relative al mondo dell’informazione online, indipendentemente dall’emergenza in atto:
1) CONTROLLA SEMPRE LA FONTE: sia in una ricerca su Google sia sui social network si può essere attirati dal titolo di una notizia. È importante, però, chiedersi sempre da dove proviene e controllare l’indirizzo web, il nome della fonte e l’autore. In generale, è bene fidarsi di fonti verificate e ben conosciute.
2) VERIFICA USANDO IL MOTORE DI RICERCA: un titolo ha attirato la tua attenzione sui social network? Prima di farlo girare basta copiarlo ed incollarlo su un qualunque motore di ricerca. Se la notizia compare tra i primi risultati del motore di ricerca da più fonti di informazione ritenute affidabili, allora è più probabile che quella informazione sia vera.
3) PENSA PRIMA DI CONDIVIDERE: quando trovi una qualunque informazione online, prima di condividerla sui social network o tramite messaggio, pensa. Prima di tutto verifica il contenuto e, in secondo luogo, rifletti sulle conseguenze che quella notizia può avere. Può essere utile o può solo generare ansia e timore?
4) SE VEDI UN’IMMAGINE USA LA RICERCA INVERSA DI GOOGLE: spesso capita di ricevere immagini via messaggio, senza conoscere né la fonte né la veridicità. In questi casi basta andare su Google Immagini e cliccare sulla macchinetta fotografica. In questo modo potrete caricare l’immagine sul motore di ricerca e verificare la fonte.
5) QUANDO SI TRATTA DI SALUTE PARLA PRIMA CON IL TUO MEDICO O PEDIATRA: queste regole valgono ancora di più quando si è alla ricerca di informazioni sulla salute. Prima di cercare in rete consulta un pediatra (o medico, ndr) e poi affidati a una fonte sicuramente verificata come l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’Istituto Superiore di Sanità o l’Ospedale Bambino Gesù.
Un sesto consiglio, esclusivamente in merito al COVID-19, lo aggiungiamo noi: in caso di sintomi o dubbi, rimani in casa, non recarti al pronto soccorso o presso gli studi medici ma chiama al telefono il tuo medico di famiglia, il tuo pediatra o la guardia medica. Oppure chiama il numero verde regionale.
“Urgono collaborazione e unità d’intenti”: è questo il monito del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che prendiamo orgogliosamente in prestito, affinché l’Italia possa uscirne più forte di prima.