I have a dream! 90 anni fa nasceva l’uomo del sogno

Ormai novant’anni fa, il 15 Gennaio del 1929 ad Atlanta nello stato della Georgia (USA), nasceva Martin Luther King, leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani.

Esponente di una protesta pacifica, Martin Luther King si è battuto per l’abbattimento dei pregiudizi etnici nell’America degli anni cinquanta e sessanta.

Dopo il caso di Rosa Parks avvenuto il 1 Dicembre 1955 a Montgomery ( la donna seduta su un autobus si era rifiutata di cedere il suo posto ad un uomo bianco, e per questo fu arrestata) si accentuarono le proteste della comunità afroamericana sfociando inizialmente in atti di violenza, poi grazie all’intervento di Martin Luther King si decise per una protesta pacifica e il 5 Dicembre 1955 nessuno afroamericano utilizzo gli autobus, che rimasero completamente vuoti, il boicottaggio dei mezzi pubblici si estese nel tempo.

A seguito di questo episodio la famiglia King inizio a ricevere minace, in buona parte provenienti da Ku Klux Klan.

Il 21 Febbraio 1956 la giuria della contea di Montgomery, facendo riferimento ad una vecchia ordinanza del 1921, dichiarò il boicottaggio illegale e King fu arrestato e rilasciato su cauzione.

Il 28 Agosto 1963 si svolse a Washington la marcia per il lavoro e la libertà in cui si radunarono circa 250.000 persone oltre ai sei leader delle organizzazioni per i diritti civili più importanti. King fece precise richieste come: la fine della segregazione razziale nelle scuole, una legiferazione sul tema dei diritti civili, protezione dalle brutalità della polizia per gli attivisti e un minimo di due dollari all’ora per tutti i lavoratori.

Inoltre, la marcia viene ricordata per il celebre discorso “I have a dream” in cui si esprime la speranza per un domani migliore per la popolazione afroamericana.

Mentre organizzava un nuovo corteo il 4 aprile del 1968, in un motel di Memphis, King uscì sul balcone al secondo piano del motel in cui alloggiava e fu raggiunto alla testa da un proiettile calibro 30-06 sparato da James Earl Ray con un fucile di precisione, trasportato d’urgenza St. Joseph’s Hospital gli venne diagnosticato un irreparabile danno celebrale, alle 19:05 dello stesso giorno Martin Luther King, leader delle speranze della comunità afroamericana, fu dichiarato morto.

La vita di Martin Luther King è stata piena di eventi che si sono intrecciati con il corso della storia, o meglio lui come pochi altri uomini è stato la storia, la storia di una comunità schiavizzata e ostracizzata ma non solo, King è stato forse ancora di più la storia della comunità bianca che lo ha combattuto e che poi alla fine lo ha ucciso, questo perché battendosi per la libertà e per i diritti degli afroamericani si è battuto anche per liberare le teste della comunità bianca dai pregiudizi che tanto hanno caratterizzato il ventesimo secolo. Dobbiamo dire grazie a lui e a tutti quelli come lui che ci hanno mostrato, e spero ci mostreranno in futuro, che c’è ancora un umanità che crede in se stessa e che non si lascia smembrare da un nichilismo stomacale che di questi tempi sembra infettare quasi tutti quelli che ci circondano.

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