I 79 anni della IUC: la musica tra tradizione e innovazione nella stagione 2023-2024

Si prepara a spegnere 79 candeline l’Istituzione Universitaria dei Concerti nella prossima stagione 2023-2024, ma la mente è già proiettata verso il prossimo traguardo: gli Ottanta anni di attività della IUC.

Una lunga storia fatta di musica, di nuove sfide e di persone, che sono dietro a questa originale rassegna che presenta i suoi concerti nell’Aula Magna della Sapienza Università di Roma, ai piedi del murale realizzato da Mario Sironi.

La prossima stagione della IUC è stata presentata dalla rettrice della Sapienza Università di Roma, Antonella Polimeni, dal presidente dell’Istituzione, Rinaldo Gentile, dal direttore artistico Giovanni D’Alò e dal consiglio artistico in cui spicca il nome del giovane direttore d’orchestra Enrico Saverio Pagano, che conferma il suo terzo anno di residenza artistica a Roma e che anche il prossimo anno salirà sul palco all’inaugurazione e alla chiusura della stagione.

La stagione che ci attende offre un colpo d’occhio straordinariamente inclusivo sulle diverse espressioni musicali – afferma il Direttore artistico Giovanni D’AlòQuesta ampiezza di vedute, che ci permette di spaziare dalla Messa di Notre-Dame di Machaut alle composizioni dei nostri giorni, è il frutto di una ricerca costante nei repertori meno battuti e di un dialogo costruttivo con gli artisti. D’altra parte, pur essendo una stagione aperta a tutti, il nostro pubblico di riferimento sono gli studenti. La loro ricettività e la loro vivacità intellettiva sono il nostro motore”.

36 gli appuntamenti, da ottobre 2023 a maggio 2024, che compongono un programma che unisce star internazionali ai grandi nomi della classica italiana, in un cartellone che guarda alla storia della musica spaziando tra generi ed epoche. Dalla polifonia rinascimentale alla musica contemporanea, tenendo un occhio sempre aperto sulle nuove sfide del presente.

Si inizia venerdì 13 ottobre, alle ore 20:30, (con replica sabato 14 ottobre) con l’Orchestra da Camera Canova e il suo fondatore/direttore Enrico Saverio Pagano: artisti che già da due stagioni sono in residenza presso la IUC, a conferma dell’attenzione e della valorizzazione del talento dei giovani da sempre perseguita dall’istituzione universitaria. In programma la Quinta Sinfonia di Beethoven e il Secondo Concerto per pianoforte e orchestra di Chopin con Leonora Armellini come solista. Alla Canova e al giovanissimo Enrico Pagano, reduce dal successo dell’Orfeo ed Euridice di Gluck al Teatro Verdi di Trieste, sarà affidata anche la serata finale della stagione, il 18 maggio, con un personalissimo ordito novecentesco che intreccia musiche di Glass, Britten, Sibelius e Vaughan Williams.

Enrico Saverio Pagano dirigerà anche l’ONCI-Orchestra Sinfonica Nazionale dei Conservatori Italiani e il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia nel RequiemStringeranno nei pugni una cometa” di Silvia Colasanti, in prima esecuzione a Roma. Un progetto reso possibile grazie alla collaborazione con il Ministero dell’Università e della Ricerca e con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Scritto su commissione del Festival di Spoleto, allora diretto da Giorgio Ferrara, come momento di riflessione sul terremoto che colpì il Centro Italia nel 2016, il Requiem della compositrice romana si propone come un “atto vivificante che si avvicina senza retorica a un enorme dolore collettivo”. Concepita per Soli, Coro e Orchestra la composizione accosta testi latini della liturgia a nuovi versi scritti dalla poetessa Mariangela Gualtieri che sarà anche voce recitante, in scena con il mezzosoprano Monica Bacelli e Massimiliano Pitocco al bandoneon. Un rito laico di musica e poesia che Silvia Colasanti dedica alla memoria di Giorgio Ferrara “con profonda riconoscenza”.

Tra le collaborazioni messe in piedi per questa nuova stagione c’è anche prima esecuzione (ma non inedita) in forma di concerto di “7”, Meditazione su Septem verba Christi in cruce di Joseph Haydn per percussioni, baritono ed elettronica di Marcello Filotei, realizzata su idea di Marco Di Battista grazie alla collaborazione con la Cappella Musicale Pontificia Sistina nella partecipazione di Patrizio La Placa e all’esecuzione dell’ensemble Ars Ludi. L’opera era stata presentata in prima mondiale sulle frequenze di Radio Vaticana lo scorso 2 aprile.

Importanti omaggi nel centenario della nascita di György Ligeti e Luigi Nono, ai quali la IUC dedica due appuntamenti speciali dedicati ai due compositori martedì 6 febbraio e sabato 17 febbraio. Tra le celebrazioni anche una serata con il Quartetto Arditti nel cinquantenario dalla fondazione.

Ampio spazio alle nuove generazioni con alcuni giovani ma già affermati musicisti come il violoncellista Ettore Pagano, che si esibirà insieme all’OFM – Orchestra Femminile del Mediterraneo diretta da Antonella de Angelis. La 79° stagione segna anche il debutto romano dei giovani violinisti Javier Comesaña e Leia Zhu, oltre a Lukas Geniušas per la prima volta a Roma in recital solistico e del Quartetto Leonkoro.

Torna anche la tradizionale formula, ormai più che consolidata, “Absolute” dedicata interamente alle celebri figure della musica concertistica da camera. Protagoniste del ciclo di quest’anno saranno le opere di Sergej Rachmaninov (in occasione del 150° anniversario della nascita) suonate dal pianista Alexander Romanovsky, gli Integrali delle Sonate per violoncello e pianoforte di Beethoven con Gautier Capuçon e Frank Braley e infine l’appuntamento dedicato a Luigi Boccherini con il violinista Fabio Biondi, accompagnato dall’Ensemble Europa Galante.

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