“I ministri del mondo riuniti qui pensano di avere la soluzione con i loro blablabla e noi siamo stanchi. Siamo noi quelli che vogliono cambiare le cose.” Queste le parole di Greta Thunberg a Milano, in una piazza gremita di giovani pronti a continuare la battaglia per la “giustizia climatica”.
Una battaglia giusta, sacrosanta, che vede nella giovane attivista svedese il suo simbolo più luminoso.
Il merito della Thunberg è senza dubbio quello di aver acceso i riflettori sul problema imminente dell’inquinamento, del surriscaldamento globale, della difesa dell’ambiente e degli ecosistemi. E lo ha fatto coinvolgendo milioni di persone in tutto il pianeta che da anni, ormai, si impegnano per ricevere risposte serie e reali da parte dei governi dei paesi tutto il mondo, con politiche veramente “green” volte alla tutela dell’ambiente.
Certo, come al solito, non sono mancate le critiche e gli attacchi a Greta da parte dei soliti noti. C’è chi definisce la Thunberg una creazione della sinistra globalista, chi la considera una bambina che non sarà mai in grado di cambiare nulla, chi invece le chiede soluzioni concrete per la risoluzione della crisi climatica.
Non volendo commentare le prime due classi di soggetti, si commentano da soli, vorrei però spiegare alla terza classe che non spetta a Greta e ai ragazzi che manifestano nelle piazze trovare una soluzione per un problema tanto grave quanto complesso quale il cambiamento climatico.
Gli attivisti del Fridays for Future, e più in generale i manifestanti, evidenziano una problematica, la esplicitano nelle piazze e chiedono soluzioni ai governi. Siamo ancora in un occidente che si basa sul principio della democrazia rappresentativa e le soluzioni le debbono trovare gli eletti nelle istituzioni.
Non tocca a Greta risolvere il problema, il suo ruolo è diverso e, per inciso, lo sta svolgendo benissimo.
Greta Thunberg ha acceso una coscienza ambientale in milioni di giovani e questo dovremmo chiedergli di continuare a fare. Muovere le masse, coinvolgere le persone e – quando ne ha l’occasione – bacchettare qualche governate troppo spocchioso e arrogante.
Greta ha riacceso una speranza per il pianeta e lo sta facendo combattendo la sua battaglia insieme alle persone che lo popolano.