Giù dalla cattedra: tutte le novità sulla scuola dopo il decreto del 24 ottobre

Il decreto del 24 ottobre scombina di nuovo le carte nel mondo della scuola, con il merito di uniformare, però, la situazione della chiusura delle superiori, finora differenziata tra una regione e l’altra.
– Il decreto stabilisce che tutte le scuole secondarie di secondo grado dovranno attuare la didattica a distanza per almeno il 75% dell’orario. Si conferma l’obbligo di far entrare gli studenti a scuola dalle 9.00 nelle giornate in cui avranno accesso agli istituti. 
Restano in presenza le attività di tutti gli altri ordini di scuola e dei servizi per l’infanzia. 
– Nessuna menzione specifica per le università, a parte la precisazione che i tirocini e i corsi di specializzazione in ambito sanitario continueranno a svolgersi. 
– Si permette lo svolgimento del concorso straordinario per i docenti, considerando che il protocollo di sicurezza messo in atto per questa procedura è stato già approvato dal Comitato Tecnico Scientifico.
– Le riunioni collegiali per i docenti e il personale scolastico possono svolgersi online, così come le elezioni dei rappresentanti e dei membri degli altri organi collegiali; in qualche istituto, però, stanno nascendo difficoltà relative alla possibilità di svolgere le lezioni a distanza da casa, invece che da scuola. Secondo molti dirigenti scolastici, il ‘lavoro agile’ non rientrerebbe nelle mansioni del contratto docenti. Strano, però, che non ci si sia ricordati di questo a marzo, quantomeno per un adeguamento del contratto, in prospettiva del lungo e complesso inverno che ci attende. 

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