Giù dalla cattedra: non solo chiarezza, ma anche unità. I bisogni della scuola

Arrivano da Lucia Azzolina affermazioni perentorie: a “Il fatto quotidiano”, il ministro dichiara che la scuola ha già fatto la sua parte, e si schiera decisamente a favore della riapertura delle superiori, prevista per il 7 gennaio prossimo. Tra le argomentazioni del ministro, il commento a un dato di fatto: anche con le superiori chiuse, i contagi non si sono fermati.

Sempre a “Il fatto quotidiano”, Salvini dichiara invece i suoi timori: non manderebbe sua figlia a scuola il 7 gennaio.

In assenza di direttive chiare (o in opposizione alle intenzioni del governo), alcune regioni iniziano a muoversi in autonomia: il Friuli-Venezia Giulia e il Veneto stanno varando ordinanze regionali per il rinvio dell’apertura al 31 gennaio. Il Piemonte temporeggia, De Luca opta per un rientro graduale da lunedì 11 gennaio. I sindacati e diversi esperti (come Pregliasco) chiedono prudenza.

Il quadro vede opporsi governo e regioni, in uno schema che è ormai una costante anche in altri aspetti della gestione dell’emergenza Covid.

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