Lo scorso 30 Dicembre, presso l’aula consiliare del Palazzo Iacobucci, si è riunito il primo consiglio provinciale col nuovo assetto formatosi dopo le amministrative avvenute dodici giorni prima, il 18.
Coma da tradizione, il primo a prendere parola è stato il presidente Antonio Pompeo, il quale, dopo aver ringraziato i consiglieri uscenti e dato il benvenuto ai neo-eletti, ha fatto una panoramica molto esauriente sulle condizioni attuali della Provincia e su quanto il lavoro fatto finora ha riconsegnato una certa dignità ad un ente che nel recente passato è stato considerato più come organo di facciata che altro. Nel sottolineare ciò, il Presidente però è stato molto chiaro su un aspetto che deve essere il leitmotiv del lavoro alla base del nuovo consiglio: la collaborazione; è fondamentale che l’aula lavori all’unisono perché proprio grazie all’unità che l’ente nel ultimi anni è riuscito a risalire la china e ad ottenere finanziamenti importanti e nuove opportunità in qualsiasi ambito per i cittadini, dalla scuola, alla sicurezza stradale, passando per il reinserimento al lavoro degli abitanti del territorio.
Queste parole poi, con la soddisfazione di tutte le forze politiche, sono state ribadite anche dagli esponenti dei vari partiti, che hanno sicuramente avanzato le loro proposte e la loro voglia di collaborare, ma senza mai perdere di vista l’unità d’intenti: dalle forze di centrodestra sono arrivate parole di elogio per la volontà di coinvolgimento ed una disponibilità quasi totale, senza però essere eccessivamente accondiscendenti e cercando comunque d’impostare qualsiasi decisione attraverso un dialogo politico costruttivo.
Dello stesso avviso sono state le forze di maggioranza, che hanno espresso massimo appoggio al presidente e massima volontà nel portare avanti dei progetti che saranno fondamentali per il futuro prossimo di tutto il territorio.
Prendendo spunto dalle dichiarazioni dei consiglieri, due sono da tenere maggiormente in considerazione e proprio per evidenziare quest’unità d’intenti, sono arrivate da due candidati di appartenenza diversa: Zaccari della Lega, che ha sottolineato quanto questa Provincia comprenda tutti i tipi di economia e che questo deve essere considerato un enorme vantaggio per il territorio, e la Di Pucchio, unica consigliera donna, che ha portato in aula l’importante tematica della dignità intergenerazionale, perché è vero che stanno per arrivare tantissimi soldi dall’Unione Europea per combattere questo durissimo periodo pandemico, ma è altrettanto vero che saranno i giovani di oggi a dover ripagare questi debiti e questo assise ha il dovere morale e civile di mettere nelle condizioni migliori possibili i nostri figli, perché saranno loro ad avere gli oneri di questo momento storico complicatissimo.
A margine della seduta preme sottolineare un fatto abbastanza rilevante, cioè che nessun esponente della città capoluogo fa parte del nuovo assise, passando da 4 a 0 consiglieri, mentre un balzo in avanti notevole lo fa Ferentino, che oltre la presidenza della Provincia, ha visto eleggere anche due giovani consiglieri, Luca Zaccari e Alessandro Rea, segno di un ricambio generazionale che si fa sempre più ingombrante nella politica locale.
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