Ottorino Ferilli, classe 1975, è già stato Sindaco di Fiano Romano per due mandati, il primo nel 2011 e il secondo nel 2016, accompagnando la città in una fase di crescita e trasformazione. Oggi, dopo anni di cambiamenti e dopo le difficoltà dovute alla precedente gestione amministrativa, si ricandida alla guida del Comune con un obiettivo chiaro: ricostruire il tessuto economico e amministrativo della città e rilanciarne lo sviluppo con una visione moderna e sostenibile.
Sostenuto da una coalizione ampia, composta dalle liste civiche Democrazia e Partecipazione e Crescere Insieme, oltre al Partito Democratico, Ferilli si propone di mettere in campo esperienza e competenza per affrontare le sfide attuali. Tra le sue priorità ci sono la ripresa economica, il rafforzamento della macchina amministrativa, la digitalizzazione dei servizi pubblici e la realizzazione di nuove opere a servizio della comunità.
Un percorso politico e amministrativo consolidato, unito alla volontà di costruire un’amministrazione solida e capace, sono gli elementi chiave della sua candidatura. “Oggi non basta più solo fare, serve saper fare”, afferma Ferilli, sottolineando la necessità di un’amministrazione competente e in grado di dare risposte concrete ai cittadini. In questa intervista, racconta la sua visione per il futuro di Fiano Romano e le prime azioni che intende mettere in campo.
La sua candidatura arriva in un momento particolarmente delicato per Fiano Romano. Quali sono le priorità per il futuro della città?
Fiano Romano si trova di fronte a sfide decisive. L’economia locale deve essere ricostruita, l’amministrazione rafforzata, la comunità coinvolta in un percorso di crescita sostenibile e solidale. Non basta più semplicemente “fare”, oggi è essenziale “saper fare”. Questo significa che ogni scelta dovrà essere guidata da esperienza, competenza e dalla capacità di dare risposte concrete ai cittadini. Abbiamo costruito una squadra forte, trasversale, pronta a tradurre le esigenze della comunità in azioni reali.
Lei ha parlato di “saper fare”. Quanto conta l’esperienza in un momento come questo?
Tantissimo. L’impreparazione è sempre un problema, ma in un contesto critico come quello attuale può diventare un danno irreparabile. La pubblica amministrazione ha bisogno di competenza, di visione, di capacità di gestione. Non si può improvvisare quando si tratta di governare una comunità. Serve un’amministrazione solida, in grado di programmare il futuro con scelte mirate e lungimiranti.
Qual è la sua idea di città per Fiano Romano nei prossimi anni?
Sogno una città moderna, sostenibile, con un modello di sviluppo strutturale e infrastrutturale all’altezza delle esigenze dei cittadini. Negli ultimi anni ci siamo espansi, siamo diventati un modello riconosciuto in tutta la provincia di Roma; l’obiettivo è consolidare quanto fatto e dare la possibilità ai cittadini di partecipare e contribuire allo sviluppo. Vogliamo potenziare la digitalizzazione della pubblica amministrazione per offrire servizi più efficienti e accessibili. Investiremo in nuove opere pubbliche, perché il territorio ha bisogno di spazi funzionali e vivibili. La nostra amministrazione lavorerà affinché Fiano Romano diventi un luogo più dinamico, attrattivo e con una qualità della vita migliore per tutti.

Quali saranno le prime azioni concrete se sarà eletto sindaco?
Partiremo subito con un piano di rilancio economico che coinvolga imprese, commercianti e cittadini. Fiano Romano deve tornare a essere un motore di sviluppo, e per farlo serve un’amministrazione che sappia creare le condizioni giuste: meno burocrazia, più incentivi, nuove opportunità di lavoro. Parallelamente, ci concentreremo su un piano di rigenerazione urbana, con investimenti nelle infrastrutture e nella viabilità, per rendere la città più efficiente e accogliente. Non da ultimo, un elemento cardine del nostro programma è l’istituzione di una Consulta, nella quale dare spazio a chi, per le regole della politica, non sarà eletto. Sarà un organo riconosciuto con valore consultivo e d’indirizzo, nell’ottica di una maggiore partecipazione pubblica nell’amministrazione.
Allora ce ne parli nello specifico: la partecipazione dei cittadini sarà centrale nella sua amministrazione?
Assolutamente sì. Credo in una politica che ascolta, che dialoga, che coinvolge. Nei prossimi giorni inizieremo un ciclo di incontri con la cittadinanza per raccogliere proposte, idee e bisogni. Questo progetto non appartiene a una sola persona o a un gruppo ristretto, ma a tutta la comunità. Insieme possiamo costruire il futuro di Fiano Romano, con esperienza, passione e il coraggio di saper fare.
Il primo appuntamento di questa campagna?
Sabato 12 aprile, alle ore 17, al Parco Caduti di Via Fani. Sarà un momento di confronto aperto, un’occasione per condividere idee e per costruire insieme il futuro della nostra città.