Fenomeno Mare Fuori

La serie fenomeno che ha emozionato e rapito milioni di italiani ha riscosso un successo senza precedenti: con l’uscita degli ultimi episodi della terza stagione i dati Auditel hanno registrato 8 milioni di visualizzazioni e 3 milioni e 500 mila ore di visione.

Un risultato con cui, il 13 febbraio, la piattaforma digitale RaiPlay ha stabilito un record: “Mare Fuori” è il titolo più visto di sempre.

Tra i dati registrati della serie tv Rai la giovane età degli spettatori: la metà di questi ha infatti meno di 25 anni.

O Mar For – Il mare fuori

Per capire affondo la profondità di una serie di questo calibro bisogna fare un passo indietro e venire all’origine della splendida colonna sonora prodotta da Stefano Lentini e scritta da Matteo Paolillo, interprete del personaggio di Edoardo e in arte Icaro. Il mare fuori è la libertà fuori dalla prigionia, è la speranza di poter vedere quel mare senza le sbarre che lo oscurano. È commovente sapere che  alcuni ragazzi delle carceri giovanili abbiano trovato la forza di affrontare momenti bui dietro le sbarre grazie a questa sigla.

È arte pura, che ha rapito milioni di italiani con il fascino della lingua napoletana, impeccabile nel lasciare messaggi profondi e nel saper emozionare.

Ha colpito la generazione Z, in particolar modo per la delicatezza e la cura nell’affrontare tematiche complesse e per la bravura dei giovani attori. Le loro interpretazioni celano le storie vere di detenuti nel carcere di Nisida, che gli attori stessi hanno visitato per entrare meglio nei personaggi della fiction.

Questo aspetto di ricerca di verità e di speranza,  per quelle storie oscurate dalle sbarre, ha dato loro un valore aggiunto come attori e interpreti. Hanno umanizzato una tematica sociale delicata rubando i cuori degli spettatori.

Tornando al brano, l’artista canta in prima persona, ripercorrendo la vita di un giovane dietro le sbarre.

Racconta le lacrime versate della madre e ciò che l’ha costretto a cedere alla malavita. Narra le fragilità e la paura di essere scoperto; di chi spera, attraverso atti illegali spesso dovuti da una situazione di estrema povertà, di ottenere  una condizione migliore.

Il protagonista della canzone però è stato catturato, si trova dietro le sbarre ed è da lì che non vede più “il mare fuori”, ma sa che è presente, deve solo trovare il modo di vederlo.

Un duplice significato quasi filosofico che non vuole solo rimandare all’idea del mare come ricordo da dietro le sbarre, ma anche alla ricerca della libertà a cui si aggrappa il detenuto per darsi forza, ripetendosi ogni giorno “non preoccuparti, fuori c’è ancora il mare”.

L’arte di saper interpretare la libertà            

La  libertà , una condizione bellissima e ostica che caratterizza l’essere umano, ma che tutti in un modo o nell’altro cerchiamo nella vita di tutti i giorni.

La testimonianza degli attori del cast verte sulla difficoltà di interpretare la vita dentro un carcere minorile con la paura di non salvarsi, di non raggiungere quella libertà interiore per ricominciare da capo. Entrare in un mondo senza certezze, dove si sa come si entra ma non si sa come e quando si esce crea molteplici paure. Il loro viaggio rappresenta un viaggio profondo dell’io , a volte struggente, talvolta miracoloso che li porta a riconoscersi. Il carcere di Nisida ha un enorme murales al suo esterno che enuncia una frase corale “ Liberi dentro”; è proprio questo lo stato mentale che da speranza a ognuno di loro di uscirne con storie di riscatto sociale. 

Mare fuori 4 – riprese da Maggio 2023

Dopo il successo smisurato su RaiPlay arrivano gli episodi della 3 stagione in prima serata su Rai 2, dal 15 febbraio.

Una quarta serie è stata confermata e sarà sul set a maggio. Intanto il cast ha regalato una forte emozione cantando la sigla, una hit tormentone, sul meraviglioso palco dell’Ariston, accompagnati dalla loro mamma acquisita, la direttrice Carolina Crescentini.

Sin dall’inizio, per gli attori Mare fuori è stata diversa. Per le tematiche trattate e per l’affiatamento sul set. Come rilasciato dalle ultime interviste i ragazzi si sentono come in una grande famiglia, dentro e fuori dal set. Una famiglia dal sapore di Napoli che li ha visti crescere professionalmente grazie all’aiuto degli educatori e degli attori adulti.

Il merito di questo trionfo è anche del regista Ivan Silvestrini che, anche fuori dal contesto professionale, ha saputo creare occasioni continue per aggregare, fare gruppo, sostenersi. Oltre che regista viene fuori un grande educatore e Mare Fuori è uno dei set familiari  che tutti gli attori sognano di avere.

Insomma, si preannuncia un’attesa infinita per sapere le sorti dei ragazzi dell’istituto ma in cuor nostro sappiamo che vale la pena aspettare.

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