È avvenuto oggi (ore locali 16:20, in Italia 14:20) ad Istiklal Avenue, un viale molto frequentato nei pressi di Piazza Taksim ad Istanbul, una forte esplosione. Si pensa sia un attacco terroristico da parte del tanto temuto PKK. Per il momento sono stati contati 6 morti e 53 feriti, come afferma il governator della città turca Ali Yerlikaya. Sui social media è stato ripreso proprio il momento dell’esplosione: un forte botto, le fiamme che si alzano e centinaia di persone che stavano passeggiando in tranquillità poi in preda al panico e scappare.
Il presidente turco ha subito ribattuto così nel corso di una conferenza stampa presso l’aeroporto Atatürk prima di volare a Bali per il G20: «è stato un vile attacco […] C’è odore di terrorismo qui. C’è il sospetto che una donna abbia avuto un ruolo. La nostra nazione stia sicura che gli autori saranno puniti come meritano».
Nessun dubbio sulla veridicità delle affermazioni del Sultano che ha già fatto aprire un’indagine giudiziaria sull’esplosione. Secondo il sito turco di notizie Mynet, è confermata la pista terroristica. A riprova di ciò, ci sarebbero delle registrazioni avute dalle telecamere di sicurezza per determinare dove si trovava esattamente la borsa piena di esplosivo.
Per il momento, è stato imposto il silenzio stampa momentaneo, per i soliti motivi di sicurezza, sulle notizie dell’esplosione. Non mancano, però, i cordogli da parte dei grandi ministri esteri: il primo è il ministro italiano degli Esteri, Antonio Tajani, esprimendo vicinanza al governo e al popolo turco e il proprio cordoglio per le vittime innocenti. Ci tiene a precisare che le unità di crisi italiane stanno monitorando la situazione e contattando i connazionali per essere sicuri della loro sicurezza. anche Giorgia Meloni esprime le sue più sentite condoglianze alla Turchia per la morte dei propri cittadini.
Non mancano cordogli da parte del premier ucraino Zelenskij, esprimendo la propria vicinanza nei confronti dell’intera Turchia. «Il dolore del cordiale popolo turco è il nostro dolore». Persino il vicepresidente del Consiglio della Federazione Russa, Konstantin Kosachev, ha espresso il suo sincero cordoglio nei confronti dello Stato amico – nemico.