La storia politica di Emmanuel Macron è una delle più sorprendenti nella recente storia della Francia. Dalla sua formazione accademica fino alla sua presidenza, Macron ha sfidato le convenzioni e ha ridefinito il panorama politico francese.
Gli Inizi: Dall’Istruzione alla Banca
Nato il 21 dicembre 1977 ad Amiens, Emmanuel Macron ha mostrato fin da giovane intelligenza e determinazione. Ha studiato filosofia all’Università di Parigi-Nanterre, per poi completare la sua formazione all’École nationale d’administration (ENA), l’istituto che ha formato molti dei leader francesi. La sua carriera professionale ha avuto inizio nel mondo della finanza, lavorando come banchiere d’affari presso la banca Rothschild & Cie, dove si è distinto per la sua abilità nel negoziare importanti affari.
L’Entrata in Politica: Un “protégé” di Hollande
Macron è entrato in politica sotto l’ala protettrice di François Hollande, presidente della Repubblica Francese dal 2012 al 2017. Nel 2012, Hollande lo ha nominato vice segretario generale dell’Eliseo, un ruolo che ha permesso a Macron di guadagnarsi una reputazione come uno dei suoi consiglieri più fidati. Nel 2014, è stato nominato Ministro dell’Economia, dell’Industria e del Digitale nel governo Valls. In questo ruolo, Macron ha promosso diverse riforme economiche volte a modernizzare l’economia francese, ma queste iniziative hanno anche attirato critiche e resistenze da parte di sindacati e gruppi di sinistra.
La fondazione di “En Marche!” e l’elezione presidenziale
Nel 2016, Macron ha lasciato il governo e ha fondato il proprio movimento politico, “En Marche!” (Renaissance), posizionandosi come un outsider in grado di superare le tradizionali divisioni tra destra e sinistra. Il suo messaggio di rinnovamento e la sua promessa di una nuova politica hanno risuonato con un elettorato stanco delle vecchie élite politiche. Nelle elezioni presidenziali del 2017, Macron ha sconfitto Marine Le Pen del Front National (ora Rassemblement National) con un margine significativo, diventando il più giovane presidente nella storia della Francia all’età di 39 anni.
Il primo mandato: riforme e proteste
Il primo mandato di Macron è stato segnato da ambiziose riforme e sfide significative. Ha cercato di riformare il mercato del lavoro, il sistema pensionistico e la pubblica amministrazione, promuovendo al contempo una visione pro-europea della Francia. Tuttavia, queste riforme hanno incontrato una forte opposizione, culminata nel movimento dei gilet gialli, una serie di proteste diffuse che hanno evidenziato il malcontento popolare per le politiche percepite come favorevoli alle élite e disconnesse dalle preoccupazioni della classe lavoratrice.
La rielezione e le sfide future
Nonostante le controversie, Macron è riuscito a ottenere un secondo mandato nelle elezioni del 2022, ancora una volta affrontando Marine Le Pen in un ballottaggio decisivo. Il suo secondo mandato si è concentrato sulla gestione della pandemia di COVID-19, la crisi climatica e le tensioni geopolitiche in Europa, specialmente in seguito all’invasione russa dell’Ucraina.
Gli ultimi sviluppi: Elezioni Europee e scioglimento dell’Assemblea Nazionale
Le recenti elezioni europee del 2024 hanno rappresentato un nuovo punto di svolta per Macron e il suo movimento politico. Renaissance ha subito una significativa sconfitta, contrariamente al risultato della destra del Rassemblement National, evidenziando una crescente insoddisfazione tra gli elettori verso le politiche del presidente – forse colpevoli le recenti dichiarazioni espresse sulla guerra. In risposta a questa disfatta elettorale e alle pressioni interne ed esterne, Macron ha preso la decisione storica di sciogliere l’Assemblea Nazionale, convocando elezioni anticipate nel tentativo di ristabilire la fiducia e l’ordine nel Paese. “La Francia ha bisogno di una maggioranza chiara per agire nella serenità e nella concordia”, ha affermato Macron. Si voterà il 30 giugno e il 7 luglio.
Il futuro politico di Macron rimane incerto, con l’opposizione pronta a sfruttare qualsiasi errore, come ha fatto finora, e pronte anche ad affrontare le elezioni. Il corpo elettorale, dal canto suo, è sempre più polarizzato.
Un Bilancio e Uno Sguardo al Futuro
Emmanuel Macron rimane una figura divisiva ma influente nella politica francese ed europea. La sua capacità di navigare tra le crisi e di proporre una visione riformista della Francia ha lasciato un segno indelebile. È stato uno dei leader più influenti dell’Europa degli ultimi anni, abile stratega che ha sciolto i nodi più intricati delle vicende dell’Unione e del suo Paese.