Con l’intenzione di aprire la strada alla neutralità carbonica, tutelare il pianeta e combattere i cambiamenti climatici, il Parlamento europeo, lo scorso febbraio, dopo un ampio dibattito e con una maggioranza minima, ha votato a favore dello stop ai veicoli inquinanti a benzina e diesel di nuova immatricolazione a partire dal 2035. Come delegazione di Forza Italia, abbiamo votato contro perché siamo convinti che una strategia limitata alla sola produzione di auto elettriche avrà un forte impatto negativo sul sistema produttivo europeo che non è ancora pronto a soddisfare la richiesta di auto elettriche mentre ha sviluppato soluzioni innovative su motori a carburanti alternativi e sostenibili.
La scelta dell’elettrico non rappresenta ovviamente l’unica via per arrivare a zero emissioni e una razionale scelta di neutralità tecnologica, a fronte di obiettivi ambientali condivisi, dovrebbe consentire agli Stati membri di avvalersi di tutte le soluzioni per decarbonizzare il settore dei trasporti tenendo conto anche delle diverse realtà nazionali e con una più graduale pianificazione dei tempi. Dopo il voto in Parlamento che ha generato un forte dibattito anche nell’opinione pubblica sulla opportunità e l’impatto di questa strategia, in Consiglio europeo si è formata una “minoranza di blocco” tra diversi Paesi, tra cui l’Italia e la Germania, che ne ha momentaneamente sospeso l’approvazione aprendo la possibilità ad una revisione che consideri anche i biocarburanti.
Proprio negli ultimi giorni l’Europa ha trovato un accordo con la Germania che si basa sull’uso degli e-fuel per le automobili aprendo, di fatto, la strada alla nuova immatricolazione dopo il 2035 di veicoli con motori a combustione che utilizzano solo carburanti a emissioni zero. Il 28 marzo scorso, infatti, i ministri dell’Energia dell’Ue hanno approvato un piano per immatricolare auto e furgoni nuovi dal 2035 funzionanti con motori a scoppio usando carburanti sintetici, considerati neutri in termini di emissioni. L’Italia in merito si è astenuta perché, pur apprezzando questa apertura da parte della Commissione, valuta troppo restrittivo il solo uso dei carburanti sintetici escludendo i biocarburanti. Confidiamo in un confronto più approfondito tra gli Stati Membri da cui far nascere la consapevolezza di poter utilizzare anche altre soluzioni per una piena e reale attuazione del principio di neutralità tecnologica.