Elezioni amministrative 2020, Colleferro al voto in primavera: duello Sanna – Salvitti?

C’è anche Colleferro nell’elenco degli oltre 1000 comuni italiani che tra maggio e giugno – la data ufficiale non è ancora stata stabilita – andranno alle urne per votare il sindaco e il rinnovo del Consiglio comunale.

I temi sui quali i vari schieramenti politici si sfideranno saranno tanti: dall’annosa questione rifiuti – e di conseguenza innumerevoli saranno i dibattiti sulla recente chiusura della discarica – al lavoro, passando per l’ospedale cittadino e le iniziative/progetti socio-culturali che dovranno coinvolgere la comunità locale nel prossimo quinquennio.

A sinistra è praticamente certa la ri-candidatura di Pierluigi Sanna: l’attuale sindaco, che punta a bissare il successo del 2015 ottenuto grazie alla vittoria nel ballottaggio con Silvano Moffa (al momento distante da una nuova candidatura), comincia a scaldare i motori attraverso i social: “Quando ci siamo insediati, 5 anni fa, avevamo davanti una strada quasi obbligata: dichiarare il dissesto finanziario, licenziare i dipendenti, portare al massimo ogni tipo di imposta, vendere gli immobili. Non abbiamo percorso quella strada. […] Abbiamo ridotto il debito complessivo e depurato totalmente il bilancio dalle entrate provenienti dalla discarica e dagli inceneritori, entrate che lo drogavano da anni e per le quali i responsabili si pure “ripropongono”. Il bilancio e la spesa pubblica stanno in piedi anche senza quella violenza economica ed ambientale perpetrata per oltre un ventennio; lo dicevamo e lo abbiamo fatto.”

Più intricata la situazione nel centrodestra, dove ogni singola previsione rischia di essere puntualmente smentita. Proviamo a fare ordine: tutte le strade portano ad una “promozione sul campo” di Giorgio Salvitti; per l’ex assessore, in passato più volte vicino a vestire i panni del candidato a sindaco e mai concretamente sostenuto, sembra essere la volta buona, complice sia l’apprezzamento generale per il lavoro svolto da dirigente di Fratelli d’Italia, che la crescita costante registrata dal suo partito su scala nazionale.

Ciò che spaccherebbe in due la suddetta fazione è rinvenibile nella candidatura in solitaria di Mario Cacciotti, ex sindaco di Colleferro iscritto a Forza Italia, o nell’eventuale presentazione di un altro candidato da parte della Lega la quale tuttavia, nel corso del convegno Governo del buon senso per Colleferro organizzato il 12 febbraio scorso (leggi qui), ha lanciato un appello “all’unità e a una soluzione politica di ampio respiro”.

È tutto da decifrare invece il futuro del Movimento 5 Stelle: la prassi vuole che il candidato venga scelto dai militanti attraverso una rapida selezione. Per ora tutto tace. Non è da scartare comunque l’ipotesi “alleanza con le liste civiche”, auspicata dall’ex capo politico Luigi Di Maio nel 2019 e già applicata nelle elezioni regionali in Calabria. 

Da non escludere, infine, outsider come Emanuele Girolami(IdV) – in corsa nel 2011 e nel 2015 – e Rocco Sofi che sul suo profilo Facebook ha postato una versione cromaticamente rinnovata del simbolo di Impegno Comune, movimento politico da lui stesso ideato. 

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