Lev Tolstoj pubblica Anna Karenina nel 1878. Uno dei classici più importanti della letteratura russa.
Anna si presenta come un personaggio che fa discutere ma allo stesso tempo riesce a farsi amare per il suo grande coraggio. È una donna bella, elegante e ha una vita perfetta o quasi. Moglie di Aleksèj Aleksàndrovič Karènin, un ufficiale governatore al quale ha dato un figlio. Vivono insieme a San Pietroburgo. Un giorno Anna si reca a Mosca dal fratello. Alla stazione conosce un ufficiale di cavalleria Vronskij.Tra i due subito scoppia la scintilla. Inizierà una relazione appassionata causando uno scandalo che travolgerà l’intera Russia. Il marito essendo una persona rispettabile, non può permettersi di perdere la sua dignità e il rispetto a causa di sua moglie, così darà lei un ultimatum. Anna stufa di vivere in una società ossessionata dall’apparenza deciderà di scappare con l’amante. In stazione inizierà la passione per quest’uomo e in stazione finirà, dopo che lei deciderà di gettarsi sotto ad un treno. La passione che coinvolge i due non può esistere, non per la società del tempo.
Le donne del XIX secolo venivano educate per diventare delle buone mogli e far fare bella figura in società ai loro mariti. Venivano preparate anche al ruolo di madri. Le giovani avevano il dovere di difendere i valori tradizionali.
Anna vuole essere una donna emancipata. Vuole avere il potere di decidere da che parte stare. Rompe gli equilibri e va contro quel sistema in cui si rifiuta di vivere. Anna è rivoluzione. È disposta a perdere tutto, suo marito, suo figlio, la sua posizione nell’alta società ma non cede alle regole imposte da una società in cui lei non si riflette. In questo romanzo, l’autore cerca di accusare non Anna ma la società, colpevole di averla spinta al suicidio. Con questo gesto, denuncia la violenza, la falsità, l’ipocrisia. Morirà consapevole di aver vissuto come voleva.
Oggi leggere Anna Karenina può essere fondamentale per la costruzione della nostra indipendenza. Non è un’opera moderna ma sembra esserlo.
Quindi cosa sarebbe cambiato se Anna Karenina fosse vissuta nel nostro decennio? Non è esagerato dire che i rapporti tra uomini e donne ancora non godono di perfetta salute. Anna non è stata una femminista, Anna è un personaggio inventato, un’eroina romantica che pur di portare avanti i propri ideali diventa vittima di una società che si accontenta. Non dimentichiamoci che chiunque può decidere di confrontarsi, identificarsi e differenziarsi.