La nota regista è deceduta a Roma all’età di 93 anni
L’iconica Lina Wertmüller, celebre regista di pellicole che hanno fatto la storia del Cinema Italiano, si è spenta la scorsa notteall’età di 93 anni.
Nata a Roma il 14 agosto del 1928, Arcangela Felice Assunta Wertmüller von Elgg Spanol von Braueich fece il suo vero ingresso nel mondo del cinema come assistente e segretaria, per poi essere promossa come aiuto regista del grande Federico Fellini in film come “La dolce vita” e “8½”. Esordì dietro lamacchina da presa in occasione de “I basilischi” nel 1963, portando sullo schermo le vicende di alcuni poveri giovani originari del Meridione.
Il vero exploit della regista arriva negli anni Settanta, grazie a pellicole di successo come “Mimì metallurgico ferito nell’onore”(1972), “Film d’amore e d’anarchia” (1973) e “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” (1974) che vedevano protagonista il celebre attore Giancarlo Giannini, con il quale instaurerà un “sodalizio artistico” degno di nota.
Nel 1975 arriva la candidatura agli Oscar con “Pasqualino Settebellezze”. La Wertmüller sarà la prima donna regista ad ottenere la prestigiosa nomina.
Altre sue pellicole di successo furono “La fine del mondo nel nostro solito letto in una notte piena di pioggia” e “Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova. Si sospettano moventi politici”, entrambi del 1978 e con protagonisti Marcello Mastroianni, Sophia Loren e lo stesso Giannini.
Da sempre dedita e promotrice di temi sociali sul grande schermo, è riuscita a trasformare il cinema in un palcoscenico su cui denunciare ed affrontare con estremo coraggio temi socio-politici molto delicati, tra cui anche quello del terrorismo come nel film “Scherzo del destino in agguato dietro l’angolo come un brigante da strada” (1983).
“Con Lina Wertmüller se ne va una leggenda del Cinema Italiano, una grande regista che ha realizzato film densi di ironia e intelligenza, la prima donna candidata all’Oscar per la miglior regia. Roma le darà l’ultimo saluto allestendo la camera ardente in Campidoglio” ha scritto in un tweet il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.