Mentre una pandemia globale devasta il modo di vivere di milioni di americani, un assassinio a sfondo razzista della polizia di Minneapolis provoca durissime proteste in tutto il paese, facendo riemergere uno spettro che solo apparentemente sembrava sconfitto: quello del razzismo sistemico. Da ciò nasce un filone di pensiero che, invece di analizzare in profondità le cause e la storia di discriminazione presente sin dagli albori degli Stati Uniti, preferisce cancellare tutti gli elementi che potenzialmente possono provocare controversie (ma ci si potrebbe chiedere: quis custodiet custodes?). Se a questa immagine si aggiunge la portata della crisi economica e sociale dovuta al Covid-19, in una cornice di divisione politica senza precedenti, si intuisce lo stato d’animo con cui gli statunitensi hanno festeggiato il giorno dell’indipendenza, la loro festa nazionale più importante.
Per molti versi il 4 Luglio è un simbolo della salute della nazione americana, e anche in questo sciagurato 2020 non ha mancato di regalare spunti interessanti di riflessione. Il presidente Trump lo ha festeggiato nel Sud Dakota, ai piedi di quel monte Rushmore in cui sono raffigurati 4 dei grandi presidenti americani: Washington, Jefferson, Lincoln e Roosevelt. In difficoltà nei sondaggi, Trump ha attaccato i Democratici accusandoli di promuovere una “cultura della cancellazione” della storia americana e di essere in questo frangente storico “gente cattiva”, reprimendo contemporaneamente con l’intervento della polizia i manifestanti presenti e curandosi poco del rispetto delle regole del distanziamento sociale. Dall’altro lato dello spettro politico, il candidato Joe Biden continua a promuovere messaggi di unità nazionale e di concordia all’interno del proprio partito, sebbene non sia evidente quanto la tregua tra le due anime del centro-sinistra americano (moderata e socialista) sarà in grado di reggere in futuro. Nel mezzo, un paese che ha festeggiato in maniera eterogenea il 4 Luglio persino tra stessi stati: basti pensare alle restrizioni messe in piedi per le spiagge di Los Angeles e la folla presente invece in quelle di San Diego, poco più a sud in California. In tutto ciò, la pandemia di Covid-19 sembra accelerare sempre più: nell’ultima settimana i casi sono cresciuti in ben 34 stati, di cui 12 presentano un aumento vertiginoso del 50%.
Alla luce di quanto emerge, si renderebbe necessaria una presa di coscienza fondamentale: che l’indipendenza individuale è ottenibile esclusivamente da una duplice dipendenza collettiva: da istituzioni in grado di rispondere efficacemente a situazioni ordinarie e straordinarie, e dai comportamenti degli altri cittadini. Tuttavia, non sorprende chi scrive che la notizia del giorno nulla abbia a che fare con quanto detto sopra: con un tweet il noto rapper Kanye West ha annunciato di volersi aggiungere alla maratona presidenziale del 2020. O tempora, o mores.