“Craxi, l’ultimo vero politico – i racconti e le immagini”

La presentazione dell’ultimo libro di Aldo Cazzullo

Roma, 16 gennaio 2025 – Ieri sera, presso la Libreria Spazio Sette di Roma, si è tenuta la presentazione dell’ultimo libro di Aldo Cazzullo, “Craxi, l’ultimo vero politico” edito da Rizzoli. Un libro che, attraverso racconti e immagini, offre una visione personale e complessa di Bettino Craxi, uno degli uomini politici più controversi e influenti della storia italiana contemporanea.

Aldo Cazzullo, noto giornalista e autore di numerosi saggi sul Novecento italiano, non ha nascosto di aver avuto inizialmente un atteggiamento critico nei confronti di Craxi. «Quando Craxi era Craxi», ha affermato durante l’evento, «non mi piaceva».

Bettino Craxi: luci ed ombre del segretario PSI

Craxi, certamente, fu una figura divisiva: leader indiscusso del Partito Socialista Italiano (PSI), primo presidente del Consiglio socialista, seppe battere politicamente il Partito Comunista (PCI) in momenti chiave della storia italiana. Ne sono esempi la celebre vittoria del NO al referendum abrogativo sul meccanismo di adeguamento automatico del potere d’acquisto dei salari, noto come “scala mobile”, che fu al centro del dibattito economico degli anni Ottanta; tenne testa agli americani durante la crisi di Sigonella, difendendo la sovranità italiana. Durante il congresso socialista di Verona, Craxi arrivò persino a irridere pubblicamente Enrico Berlinguer, amatissimo segretario del PCI, che venne fischiato dai delegati socialisti. Non da Benedetto – Bettino –, il quale ricordiamo che in una sua dichiarazione sui fatti affermò: «Non l’ho fischiato solo perché non so fischiare». Quando poi ad un mese esatto dall’accaduto morì Berlinguer, l’11 giugno 1984, Giuliano Ferrara si rivolse così agli ex compagni di partito: «Per voi Craxi è l’assassino di Berlinguer».

Nonostante il suo PSI non abbia mai superato il 14% dei voti, Craxi possedeva un carisma e una capacità di visione politica che lo resero protagonista degli anni Ottanta. Amato e odiato, per la destra e i moderati rappresentava una figura meno pericolosa dei comunisti, ma per molti a sinistra era un nemico: un “traditore” del vero ideale socialista.

Un profilo privato dell’uomo politico

Cazzullo ha esplorato anche il lato umano e contraddittorio di Craxi. «La sua apparente arroganza, quella che in TV sembrava alterigia e sete di potere, nascondeva una profonda timidezza» ha detto l’autore, raccontando aneddoti raccolti da chi lo conosceva più da vicino.

Il libro non si limita ai fasti della politica, ma affronta anche il declino del leader socialista: il crollo sotto il peso delle accuse di corruzione, l’esilio volontario ad Hammamet (Tunisia), il tentativo di ottenimento della grazia durante la presidenza della Repubblica di Carlo Azelio Ciampi, la malattia che lo portò alla morte lontano dall’Italia. Craxi rimase una figura ingombrante fino alla fine, sia per i suoi nemici – i comunisti che intanto avevano cambiato nome e simbolo – sia per i suoi amici, messi in difficoltà dal suo lascito.

Significativo anche lo sguardo sulla sua relazione con Silvio Berlusconi, che Craxi considerava inizialmente un amico di vacanze e di cene, ma che sarebbe poi diventato protagonista di una stagione politica profondamente diversa.

Numerosi ospiti e interventi

La serata ha visto una partecipazione trasversale di pubblico, con molti volti noti del mondo politico e culturale. Un evento che ha visto la partecipazione di numerosi ospiti, tra cui: Bobo Craxi, figlio dello statista; il giornalista Daniele Mastrogiacomo; l’editorialista Fabrizio Roncone e Annalisa Bruchi, coordinatrice e moderatrice dell’evento. Un importante ricordo è stato rivolto, inoltre, alla persona che per primo rese possibile l’incontro tra Bettino Craxi ed un giovane Aldo Cazzullo: Gianni Pennacchi, giornalista prematuramente scomparso nel 2009.

Craxi: l’ultimo vero politico” si presenta, dunque, come un contributo essenziale per comprendere una figura che ha lasciato un segno indelebile nella storia del Paese, un chiaro scuro che analizza l’aspetto umano e politico senza tralasciare le sue luci e le sue ombre. Il prossimo 19 gennaio saranno passati 25 anni dalla sua scomparsa. A pochi giorni da questa ricorrenza ecco allora un libro che invita a riflettere su un’epoca complessa, in cui il confine tra grandezza e fragilità umana era, forse, più sottile che mai.

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