COVID-19, speranza Tocilizumab: prosegue la sperimentazione al “Pascale” di Napoli

L’utilizzo del farmaco anti artrite, fornito gratuitamente da un’importante azienda farmaceutica, sta dando ottimi risultati nella lotta al Coronavirus

In Italia, in Europa, nel mondo: il Coronavirus non allenta la sua morsa. I numeri, seppur contraddistinti da una leggera flessione, per lo meno nel nostro Paese, continuano a crescere: sono 22073 i casi positivi accertati, compresi sia i decessi che i guariti, saliti a quota 2749 (dato aggiornato al 16 marzo 2020).

E mentre in alcuni Stati del Vecchio continente si sottovalutano le conseguenze di una pandemia praticamente annunciata, in Italia si studia il contenimento del fenomeno attraverso l’attuazione di misure restrittive, unico strumento utile nelle mani del governo, il quale sta contemporaneamente adoperandosi nella distribuzione di materiale ospedaliero – giunto anche dalla Cina – utile a fronteggiare l’emergenza sanitaria.

E se da un lato le istituzioni varano provvedimenti drastici ma mirati, dall’altro la comunità scientifica si concentra sulla ricerca: una speranza arriva da Napoli ove la sperimentazione di un farmaco anti artrite, il Tocilizumab – fornito gratuitamente da Roche, azienda farmaceutica produttrice – sembrerebbe dare risposte confortanti.

Ad illustrare in modo completo ed esaustivo l’utilizzo della suddetta terapia nella lotta al COVID-19 è il dottor Paolo Antonio Ascierto, direttore dell’Unità di Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto Nazionale Tumori IRCCS “Fondazione G. Pascale” di Napoli: “Il Tocilizumab sta dando buoni risultati nei pazienti affetti dalla sindrome respiratoria acuta causata dal COVID-19. Un’ottima notizia dalla ricerca che fa ben sperare nei risultati positivi degli studi clinici.”

“Si tratta – prosegue l’oncologo – di un farmaco per l’artrite reumatoide che di solito usiamo per trattare gli effetti collaterali del CAR-T poiché la polmonite severa, il distress respiratorio sono molto simili a quelli causati dal virus. Questo farmaco non è una cura per il COVID-19 ma può aiutare a debellare la polmonite che è il sintomo più grave con cui il paziente può andare in rianimazione”.

“Dallo scorso sabato 7 marzo sono stati trattati sei pazienti intubati, le condizioni di tre di loro sono considerevolmente migliorate e uno di loro sarà presto estubato. Tutto questo – conclude – è stato possibile anche grazie alla rete che noi dell’Istituto Pascale di Napoli insieme all’Ospedale Cotugno, abbiamo stretto con i reparti di rianimazione e infettivologia di un gran numero di ospedali di tutta Italia, per condividere rapidamente informazioni sui pazienti e sulle risposte alla terapia. Intanto continuiamo senza sosta a raccogliere dati in attesa dell’approvazione AIFA del protocollo sperimentale per l’uso di Tocilizumab nel trattamento delle complicanze causate dal COVID-19! È una guerra, ma ce la faremo!”

Segnali dunque positivi e incoraggianti, che lasciano intravedere una luce in fondo al tunnel, in attesa di un vaccino specifico per il quale i tempi di attesa sono ancora incerti. Nel frattempo, rivolgiamo un sentito ringraziamento alle equipe mediche del Pascale e del Cotugno: eccellenze nostrane che meritano inconfutabilmente il sostegno morale ed economico dell’intera nazione. (Dichiarazioni del dott. Ascierto pubblicate sulla pagina Facebook “Dott. Paolo Antonio Ascierto – Oncologo e ricercatore italiano”)

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here