Coronavirus, il punto della situazione: superata quota 200 casi

Alle ore 15:45 di lunedì 24 febbraio sono oltre 200 i casi accertati di Coronavirus/COVID-19 sull’intero territorio nazionale. Il capo della Protezione Civile, nonché commissario straordinario all’emergenza Angelo Borrelli, attraverso il bollettino quotidiano fornito alla stampa ha fatto un bilancio della situazione aggiornando la mappa del contagio italiano.

I NUMERI. La Lombardia ha fatto registrare finora il numero più alto di casi (172) seguita dal Veneto (32); in aumento anche i contagiati in Emilia-Romagna (18), mentre scendono da 6 a 4 in Piemonte. Sono 3 invece i casi accertati in Trentino: una famiglia di turisti lombardi proveniente da una delle zone del focolaio principale sviluppatosi nel lodigiano; fermi fortunatamente a 2 i soggetti risultati positivi nel Lazio e ricoverati all’Istituto Spallanzani di Roma: è la coppia cinese in vacanza in Italia lo scorso gennaio.

6 DECESSI. Il numero di decessi sale a quota 6 (di cui 5 in Lombardia): si tratta in ogni caso di pazienti, sinora tutti sopra la soglia dei 70 anni, il cui quadro clinico viene definito complesso in seguito alla presenza di patologie pregresse. È bene specificare che il tasso di mortalità, purtroppo, tende ad aumentare per la fascia d’età “70-80 anni”.

[Nel pomeriggio si sono diffuse voci riguardanti un settimo decesso per ora – alle ore 15.45 – non ancora confermate o comunicate alla Protezione Civile].

PRIMATO NEGATIVO. L’Italia è attualmente il primo Paese europeo per numero di contagi; occupa invece la posizione più bassa del podio a livello globale, subito dopo Cina e Corea del Sud: da domani l’Ue e l’Oms saranno in missione nel Belpaese per far fronte all’emergenza; nel frattempo il governo, dopo aver varato misure restrittive attraverso l’approvazione di un decreto legge ad hoc, dichiara insostenibile la sospensione del trattato di Schengen. Nelle riunioni di queste ore con gli Stati confinanti si tenterà di conseguenza di percorrere la via della diplomazia.

BLOCCATI ALL’ESTERO. Sono 70 i lombardo-veneti sbarcati e subito bloccati dalle autorità delle isole Mauritius. Due le scelte per i nostri connazionali: quarantena per due settimane o rimpatrio immediato. Inoltre, dopo l’episodio del treno impossibilitato a proseguire la tratta del Brennero nella serata di ieri, è da segnalare anche il caso di un autobus partito da Milano e fermato questa mattina nei pressi di Lione: una viaggiatrice, insospettita dalla forte tosse dell’autista, ha avvisato subito la polizia. L’individuo, insieme ad un altro passeggero, è stato trasportato all’ospedale cittadino per accertamenti.

IL FENOMENO SCIACALLAGGIO. Da annotare, infine, non pochi atti di sciacallaggio. Un pratica squallida eseguita in alcune zone del nord Italia dove il COVID-19 sta imperversando: veri e propri truffatori si presentano autonomamente fingendosi operatori sanitari inviati dall’Amministrazione comunale o dall’Asl di riferimento, incaricati di effettuare tamponi preventivi e/o di controllo (una procedura categoricamente smentita dalle autorità nazionali) per poi derubare nelle abitazioni.

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