Colleferro, scioperano gli studenti dell’ITI S. Cannizzaro. I motivi della protesta

Infiamma in questi giorni la protesta degli studenti e delle studentesse dell’ ITI S. Cannizzaro di Colleferro (RM). Tra i motivi dello sciopero il problema nato, per molti studenti, a causa degli orari del trasporto pubblico, non coordinato con l’orario scolastico d’entrata e d’uscita.

Oltretutto, così dichiarano gli studenti: “C’è scarsa pulizia degli ambienti scolastici quali bagni, aule, e laboratori ove si può riscontrare anche una mancanza di materiali utili alla lezione. Inoltre, all’interno dell’ambiente scolastico è riscontrabile una forte infestazione di animali”. Una situazione che, qualora fosse vera, genererebbe non pochi disagi a dei ragazzi sicuramente già fortemente spaventati dalla pandemia causata dal coronavirus.

Gli studenti lamentano, poi, l’impossibilità nel mantenere il distanziamento sociale – indicato dai ministeri della salute e dell’istruzione – per mancanza di banchi monoposto, che costringe diversi studenti a seguire la lezione senza un appoggio su cui prendere appunti e nel caso ci sia la stretta necessità di scrivere, come nel caso di una verifica scritta, lo studente deve avvicinarsi al banco di un compagno di classe costringendosi ad una torsione innaturale del busto che alla lunga può, specialmente in soggetti giovani, portare a complicanze di tipo fisico, e alla violazione delle norme anti-Covid19 stabilite dai DPCM emanati dal governo.

In fine, gli studenti si oppongono recupero obbligatorio pomeridiano dei 6 minuti di lezione sottratti all’orario di ciascun docente. Si oppongono poiché tale recupero non tiene conto né delle difficoltà che può riscontrare lo studente nel tornare a casa per la mancanza di mezzi pubblici o semplicemente per i loro orari. In questo modo, nel caso i recuperi si svolgano all’interno dell’istituto scolastico, non si tiene conto delle attività extrascolastiche degli studenti, fra le quali ci sono anche lo svolgimento dei compiti per la valutazione scolastica. In particolare, da questa situazione risultano maggiormente gravati gli studenti delle classi quinte, che dovranno sostenere gli esami di Stato. In alternativa a ciò, gli studenti propongono di rendere i recuperi facoltativi in funzione alle esigenze dei docenti (alcuni di essi si sono già dimostrati contrari all’obbligatorietà dei recuperi) e degli studenti, rendendo cosi queste ore utili per il recupero delle insufficienze o per l’approfondimento.  

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