Sul consorzio Minerva non si placa il dibattito politiche che, negli ultimi giorni, ha coinvolto diversi protagonista della politica locale.
Ad intervenire, in una nota inviata alla stampa, anche il consigliere della Lega Andrea Santucci: “Mi davano del folle ma avevo ragione! Minerva, senza impianti o discarica, è una realtà destinata al fallimento:oggi chiede ossigeno sotto forma di due canoni anticipati ai comuni soci ma cosa accadrà tra due mesi? A pagare ciò saranno, per primi, i dipendenti e, a caduta, anche i residenti dei comuni soci che si vedranno aumentare il costo del servizio. Da quando il Sindaco Sanna, in modo frettoloso, ha dato vita al consorzio, ogni giorno ho monitorato il lavoro dello stesso, ho monitorato il numero dei dipendenti impiegati nei comuni e salvo che quest’ultimi non siano tutti piccoli Houdini, credo di poter affermare che in alcuni comuni non ci siano più di uno o due dipendenti impiegati nella raccolta, a fronte di tre o quattro come dovrebbe essere per accordi e per cifre corrisposte a Minerva. A rigor del vero (i residenti nei comuni più piccoli possono confermare) il comune che paga per 4 dipendenti e poi ne vede solo 1 o 2 sul proprio territorio, arreca un danno alla propria comunità, ciò per aiutare magari un comune più grande? Molto altro ci sarebbe da dire sul consorzio ma il tempo è galantuomo e sarà lui a parlare. Concludo nel dire che, tra pochi mesi, saremmo costretti a trovare una soluzione al problema Minerva, una soluzione però che non sia gravosa per i cittadini e, visto che alcuni comuni o meglio alcuni Sindaci vanno aiutati e suggeriti altrimenti sbagliano, mi sento di suggerire di valutare una nuova capitalizzazione del consorzio: 49 privato e 51 pubblico.”
