Colleferro, il flash mob a difesa dell’Ospedale e della sanità pubblica

La grave emergenza sanitaria ancora non giunta al termine non ha certo fermato le azioni di protesta, anzi, ha dato vigore a nuove azioni volte soprattutto alla difesa del comparto della sanità pubblica.

È per questo motivo che oggi, domenica 24 maggio, Comitato libero “A difesa dell ospedale di Colleferro“, il comitato “Salviamo l’ospedale di Anagni” e l’associazione “CittadinanzAttiva- Tribunale per i diritti del malato di Colleferro” hanno indetto, nel massimo rispetto delle prescrizioni contro il covid-19, un flash-mob per sottolineare nuovamente l’importanza dei poli ospedalieri della Valle del Sacco e per dare un segnale forte contro la chiusura dei reparti di ostetricia e pediatria nei nosocomi di Anzio-Nettuno e di Velletri.

Partito da Via Consolare Latina in direzione dell’ospedale di Colleferro, il corteo di auto alle quali erano esposti cartelli con messaggi in favore della causa supportata e dello scorrimento delle graduatorie per il personale sanitario, ha proseguito la sua corsa, per poi ritirarsi verso il punto di partenza.

“Colleferro ha vissuto la medesima situazione cinque anni fa, ha lottato, ma i reparti sono stati chiusi. I cittadini continuano a lottare per riaverli, per dare dignità al nostro territorio, e non accettano il lento ma inesorabile depotenziamento dell’ospedale di Colleferro della ASL RM 5 e le politiche regionali e locali di dismissione dei servizi pubblici.” Si legge nel comunicato stampa inviato dalle associazioni coinvolte. E ancora “Stessa sorte è toccata all’ospedale di Anagni […] Reparti chiusi, […]  sanità di base negata, il nulla per le urgenze-emergenze e chi dovrebbe curarsene e preoccuparsene non intende farlo.”.

Un messaggio importante, gridato in un momento in cui come mai, anche alla luce dei recenti avvenimenti che hanno coinvolto il nostro Paese, la questione della pubblica assistenza sanitaria è tornata a far parlare di sé, mostrando tutti i suoi limiti, dovuti anche ai numerosi tagli operati nel corso degli anni passati; ma anche una speranza, la speranza di essere ascoltati dalle istituzioni, mai sopita nelle battaglie delle associazioni locali.

La gallery

Foto di Lanterna, riproduzione riservata.

1 commento

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here