Da mesi il mondo dei media ha tenuto gli occhi puntati su una vicenda: il controverso processo Depp-Heard. Dopo numerosi scontri, dibattiti e dichiarazioni raccapriccianti, il primo di giugno, il verdetto è stato decisivo: Johnny Depp è innocente, Amber Heard colpevole di diffamazione.
La notizia ha fatto esultare tantissimi fan di Johnny Depp – da sempre contro la Heard– ma anche il canale Law and Crime che, grazie a questo caso, ha ottenuto uno share spropositato. Ma cosa ha significato questo processo (mediatico)? Chi è la vittima e chi il carnefice?
Gli inizi
Nel 2009 c’è il primo incontro tra Johnny Depp e Amber Heard, sul set di The Rum Diary ma la relazione verrà confermata solo due anni dopo. Nel 2014, i due ufficializzano il fidanzamento, per poi sposarsi nel febbraio 2015: tutto sembra essere perfetto, alla pari dei due divi.
La fiamma, però, si spegne in tempi brevissimi. Nel 2016, la Heard chiede il divorzio e si presenta in aula con un ematoma, affermando che è stato il marito a procurarglielo, lanciandole un telefono. Dichiara, inoltre, che Depp è dipendente da alcool e droghe (tra le quali, la cocaina); da lì, il punto di non ritorno. Per l’attore – che si dichiara innocente – viene emanato un ordine restrittivo nei confronti della moglie.
Nel 2017, si concludono le pratiche del divorzio, con 7 milioni di dollari per Amber ed una clausola che proibisce ai due attori di parlare del loro matrimonio.
Nel 2018, la Heard torna a far parlare di sé. In un’intervista al «Washington Post», l’attrice si definisce un “simbolo” per le vittime di violenza domestica, affermando di averle ricevute a sua volta. Non viene nominato direttamente Johnny Depp ma, per i media, queste dichiarazioni possono bastare.
Il divo inizia ad essere malvisto e accusato da molti media. Il tabloid britannico «The Sun» etichetta Depp come un wife beater, ovvero un “picchiatore di mogli”. Ciò causa lo sdegno del divo, che continua a difendere strenuamente la sua innocenza. A seguito di questa notizia, la sua carriera inizia a sgretolarsi e la scintillante Hollywood inizia ad allontanarsi da lui. In breve tempo, arriva il colpo di grazia: il licenziamento dalla produzione di Animali Fantastici 3.
Nel 2020, l’attore intenta una causa contro il «The Sun», scontrandosi di nuovo contro l’ex moglie. Da questo processo, emergono dettagli scioccanti: liti indicibili, minacce, scontri fisici tanto violenti da lasciare il segno, sulla pelle e non.
La Heard mostra foto di contusioni e lividi sul volto, affermando che quando Depp era in stato alterato abusava di lei, diventando un mostro. Dal canto suo, Johnny accusa lei di essere estremamente violenta e sadica. Dichiara di essere stato malmenato a più riprese dall’ex moglie, la quale sarebbe arrivata al punto di spegnergli addirittura una sigaretta sul volto, nonché a defecare nel letto per dispetto. Vengono portate in aula le registrazioni dei violenti litigi della coppia, i quali avevano preso l’abitudine di registrarsi a vicenda per accusarsi.
A nulla bastano le difese degli avvocati del divo di Hollywood e delle sue ex compagne, Winona Ryder e Vanessa Paradis. Il 2 novembre 2020, il «The Sun» vince la causa. Tutto ciò, scatena lo sdegno di tantissimi fan, i quali iniziano a far circolare per i social l’hashtag #JusticeForJohnnyDepp, in nome della verità e della giustizia.
Il processo
Johnny Depp intenta una causa contro l’ex moglie per diffamazione, avente come oggetto la famosa intervista del «Washington Post», nella quale l’attrice racconta degli abusi subiti. Depp afferma che quelle dichiarazioni hanno distrutto la sua carriera e la sua vita. La star, quindi, chiede un risarcimento milionario: ben 50 milioni di dollari
Il processo ha inizio l’11 aprile e, fin dall’inizio, si dimostra di altissimo contenuto mediatico, tanto da monopolizzare il mondo delle notizie per settimane. Fin dal principio, il mondo social si schiera maggiormente dalla parte del divo, postando – al contrario – contenuti velenosi contro la Heard; tra questi, meme diffamatori ed estreme minacce di morte.
Il canale Law and Crime riprende in diretta tutto il processo, H24, ottenendo ascolti da record (quasi un miliardo di click). Ogni telecamera è sempre pronta a riprendere i due, le loro reazioni, i loro cedimenti: lacrime, sorrisi, urla e chi più ne ha più ne metta. Più che a un processo, sembra di assistere a un reality che vede come protagonisti due nemici allo stremo delle forze
Le accuse mosse da entrambe le parti sono della stessa violenza già più volte menzionata durante il processo intentato contro il «The Sun»: un Depp violento, iroso, dipendente da alcool e droghe, una Amber Heard manipolatrice, manesca e instabile psicologicamente.
Nel corso dell’udienza vengono ascoltate la terapeuta della coppia e la psicologa forense Shannon Curry. La prima afferma che i due hanno commesso abusi reciproci, mentre la Curry parla di un possibile disturbo della personalità della Heard.
Una testimonianza centrale è quella della supermodella Kate Moss. Secondo quanto raccontato da Amber, anche Kate Moss era stata vittima di violenze da parte di Depp. L’ex moglie, infatti, aveva già menzionato una caduta dalle scale della modella che, secondo la sua versione, sarebbe stata causata dal divo.
Moss, tuttavia, testimonia in video chiamata, affermando di non aver mai subito violenza da Depp e che quella famosa caduta era stata causata dalla pioggia.
La fine
Dopo ben 6 settimane di processo, notizie, hashtag (nonché meme), il processo è giunto al termine, scagionando Depp dalle accuse. Amber Heard è stata giudicata colpevole di diffamazione e dovrà versare 10 milioni di dollari all’ex.
La star di Hollywood non ha potuto presenziare all’udienza, poiché impegnato in un tour con Jeff Beck. Ciò nonostante, ha rilasciato una dichiarazione sul verdetto, esprimendo la propria felicità, un’immensa gratitudine per chi gli è stato vicino e per la ritrovata possibilità di avere un nuovo inizio dopo 6 anni di inferno. Ha concluso questa dichiarazione citando Seneca: “Veritas numquam perit” (la verità non muore mai)
Al contrario, Amber Heard ha espresso rammarico e disappunto:« La delusione che sento va al di là di ogni parola. Ho il cuore spezzato dal fatto che la montagna di prove non è bastata davanti allo spropositato potere e influenza del mio ex marito», scrive, infatti, su Twitter.
Il processo dell’anno è giunto al termine. Una vicenda segnata da una narrazione mediatica aggressiva e dalla continua pressione da parte dei social. Si è concluso con un vincitore ed un vinto? Legalmente sì. Eppure, psicologicamente, i danni sono tanti, almeno quanti lo sono gli anni di questa battaglia.
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