Era inevitabile in un momento di crisi mondiale: un botta e risposta fra il Presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden e il Presidente della Russia Vladimir Putin.
La pietra dello scandalo? La domanda del giornalista dell’ABC George Stephanopoulos al Presidente degli States “Lei conosce Vladimir Putin. Pensa che sia un assassino?” e la conseguente risposta di Biden “Lo penso. Pagherà l’aver influenzato le presidenziali del 2020”.
Una risposta che, francamente, non trova un chiaro riscontro di prove dirette sulle interferenze russe sulle elezioni americane e che trova la replica sarcastica dello “Zar” al Cremlino: “Gli auguro una buona salute. Chi lo dice sa di esserlo”.
Putin, però, mantiene provocatoriamente la porta aperta: “collaboreremo con gli USA, esclusivamente per i nostri interessi”, richiamando contemporaneamente l’ambasciatore russo dagli USA nella madre patria.
Da vari rumours, comunque, si apprende che i 2 leader mondiali proveranno a trovare un modo per riaprire un dialogare: Putin spinge per un confronto diretto in TV o sul web mentre Biden, più riservato, preferirebbe un colloquio in separata sede.
Da evidenziare che la tensione si era alzata anche a causa anche per le vicende riguardanti i vaccini, con una conseguente sub-contesa commerciale che si muove sotto i nostri piedi, come le placche tettoniche.
Alla stregua di una profezia dell’On. Pietro Fassino, Gorbaciov, ex Presidente dell’URSS, alcune settimane fa lasciò questa dichiarazione: “il Presidente russo Vladimir Putin e il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden devono concordare un incontro per discutere di disarmo e sicurezza internazionale.”
Quasi profetico, in senso inverso. Siamo all’origine di una seconda Guerra Fredda, la quale invece del nucleare ha come vertice la ricerca farmaceutica ed i vaccini?
Ancora è troppo presto per dirlo. Fatto sta che gli affari esteri non possono essere sminuiti da dichiarazioni offensive, soprattutto in questo momento storico così delicato.
Come dice un antico proverbio, delle volte dovremmo “lavare i panni sporchi in casa” o semplicemente alzando la cornetta del cellulare.
Va ribadito un concetto, che è alla base dell’approfondimento politico e geo-pandemico: la geopolitica non è cosa semplice e non si può ridurre tutto ad un botta e risposta fra capi di Stato.
