Sabato 19 novembre alle ore 15 presso la Sala Maestra di Palazzo Chigi ad Ariccia si terrà il convegno “La violenza sulle donne e la violenza di genere” organizzato dalla Rete Nazionale Forense e dall’ AIGA Associazione italiana giovani avvocati in collaborazione con l’Osservatorio Violenza e Suicidio e con il patrocinio del Comune di Ariccia.
Il convegno sarà aperto dai saluti istituzionali del Sindaco di Ariccia Gianluca Staccoli, accompagnato da quelli del dott. Giancarlo Amato (Procuratore della Repubblica di Velletri), dell’avv. Lia Simonetti (Presidente dell’Ordine degli avvocati di Velletri), dell’avv. Patrizia La Rosa Silvestroni (Presidente CPO Ordine avvocati Velletri).
Nel corso del dibattito interverranno l’Avv. Mariateresa Arcadi (VicePresidente RNF), l’Avv. Prof. Francesco Mazza (Referente Scientifico RNF), il dott. Stefano Callipo (Presidente Osservatorio Violenza e Suicidi), l’ Avv. Chiara Baiocchi (Responsabile Dipartimento Famiglia e Volontaria Giurisdizione RNF), la dott.ssa Mariangela Treglia (Psicologa Psicoterapeuta Clinica – Ricercatrice ITCI) e l’Avv. Irma Conti (Consigliere COA ROMA – Presidente Associazione Donne Giuriste Italia).
Le conclusioni dell’evento, moderato dall’Avv. Sonia Sommacal dell’Associazione Diritti Umani, saranno affidate all’Avv. Avv. Roberta Giliberti, Responsabile Dipartimento Pari Opportunità AIGA e Presidente AIGA Napoli Nord.
La tavola rotonda sancirà, inoltre, l’inaugurazione, alle ore 17:00 della mostra “L’Amore Malato” dell’artista padovano Gino Tonello, che resterà nelle sale di Palazzo Chigi fino al 6 gennaio prossimo.
La mostra rappresenta un percorso articolato di analisi e denuncia su una piaga come la violenza sulle donne e la violenza di genere che aveva già avuto il suo battesimo, anche se in versione ridotta, al Museo dei Grandi Fiumi a Rovigo, Palazzo Agostinelli Musei Civici di Bassano del Grappa Vi, Palazzo Ducale a Ferrara e Palazzo Santo Stefano a Padova.
Un percorso, quello di Tonello, unico nel suo genere, 50 opere di grandi dimensioni e altre 30 tra studi e bozzetti che raccontano, con un linguaggio personalissimo e di forte impatto, la sofferenza e il dramma che vivono e subiscono le vittime. Le sue opere indagano tra gli affetti e i rapporti familiari, passando dalla violenza domestica al femminicidio, dallo stalking al bullismo, dall’infibulazione alle costrizioni sociali e religiose, tutto con lo scopo di sensibilizzare ed educare lo spettatore verso una nuova consapevolezza dove il rispetto sia alla base di ogni tipo di rapporto.
La mostra sarà aperta al pubblico dal 19 novembre al 6 gennaio 2023 dal martedì alla domenica dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 18,00.