La borsa di studio in memoria di Yasmine Seffahi promossa da Meta Magazine sarà investita nei progetti di inclusione scolastica del Liceo Vailati di Genzano
Durante una piccola cerimonia svoltasi presso l’Aula Magna del Liceo Giovanni Vailati di Genzano, è stata consegnata nelle mani della Dirigente Scolastica: Prof.ssa Filomena Mignogna, una borsa di studio, promossa da Meta Magazine nell’ambito del progetto in alternanza scuola-lavoro Giornalista non per Caso, e dedicata alla memoria di Yasmine Seffahi. L’iniziativa è stata sostenuta e patrocinata anche dal Comune di Albano Laziale, attraverso l’Assessorato alla Pubblica Istruzione, rappresentato da Alessandra Zeppieri.
La simbolica cifra sarà investita dalla scuola nei progetti di inclusione scolastica. In particolare servirà a sostenere le spese di partecipazione ai viaggi di studio, di studenti meritevoli ma economicamente non abbienti.
Alla mattinata hanno preso parte, oltre alla dirigente scolastica ed al direttore editoriale di Meta Magazine Andrea Titti, la Prof.ssa Margherita Venditti, che ha seguito fin dagli esordi i progetti della testata giornalistica, la Prof.ssa Iolanda Maria Fabbri, già docente di Yasmine, gli studenti della III A che prenderanno parte a Giornalista non per Caso nell’edizione 2019-20, ed una folta rappresentanza di ex compagni di classe della studentessa prematuramente scomparsa il 26 Maggio di due anni fa a Cecchina.
Il ricordo di Yasmine Seffahi è stato il filo conduttore di tutti gli interventi che si sono succeduti: da quelli dei docenti sino alla toccante lettura che Miriana Dante, oggi studentessa universitaria e precedentemente partecipante con Yasmine all’edizione 2016 di Giornalista non per Caso, nonché sua compagna di studi liceali.
“Quello che venerdì 13 dicembre abbiamo consegnato è un piccolo segno simbolico e concreto per ricordare Yasmine ed il grande messaggio che lei ci ha trasmesso, con la sua storia finita in tragedia”. Queste le parole di Andrea Titti, promotore dell’iniziativa e fondatore di Meta Magazine.
“Chi come me l’ha conosciuta non ha potuto che percepirne la voglia di partecipare con entusiasmo a tutto ciò che andasse oltre la sua singolarità di giovane ragazza. La sua voglia di prendere ed essere parte della vita delle comunità che frequentava, sia nel suo essere studente sia nel suo essere cittadina. Ad un occhio superficiale poteva apparire financo sopra le righe, in realtà era solo il suo modo di onorare il dono di una vita che amava vivere e che, suo malgrado, quasi sentiva dovesse interrompersi anzitempo. Yasmine per questo ci ha trasmesso un grande insegnamento ed un messaggio che ci sentiamo in dovere di custodire, anche attraverso iniziative come questa. La gioia di vivere non ostante tutto, rivolta a tutti, ma in particolare ai suoi coetanei che vivono l’età più bella, quella dell’adolescenza. A noi infine un monito: quello di prestare più attenzione alle sensibilità degli altri, perché dietro un atteggiamento apparentemente strano, o semplicemente a noi poco comprensibile, ci può essere un problema o un disagio ben più grande, che richiederebbe a volte solo un orecchio che lo ascolti ed un cuore che lo comprenda. Per cambiare, o solo migliorare, il mondo, non servono gesti eroici e non bisogna rivolgersi a fatti e persone distanti migliaia di chilometri, basta essere sensibili ai nostri compagni di banco, colleghi di lavoro, familiari, vicini di casa, amici. A volte basta questo per salvare una vita”.