Questo è la nuova stretta annunciata dal Ministero dell’istruzione superiore e confermata confermata all’emittente locale Tolo News
Nella giornata del 20 dicembre 2022, le autorità talebane in Afghanistan hanno emesso un divieto a tempo indeterminato che nega l’accesso alle donne all’istruzione universitaria.
L’istruzione femminile era già stata vietata dai 6 ai 12 anni ma restavano accessibili gli atenei privati, anche se con classi separate. Così, tre mesi fa migliaia di ragazze e donne avevano potuto sostenere gli esami di ammissione alle Università, ma questa si è rivelata solo un’illusione.
Da quando i talebani sono tornati al potere nell’agosto 2021, la vita per le donne in Afghanistan è ogni giorno più difficile, in un crescendo di misure restrittive che violano tutte le promesse iniziali.
Si pensi, ad esempio al divieto di accesso alle palestre e ai parchi o all’obbligo di indossare il velo integrale (burqa) in pubblico. Per non parlare poi del fatto che le donne possono uscire di casa solo se accompagnate da un tutore uomo e mai da sole.
Si tratta di una situazione degradante: in questi 16 mesi sono stati tanti i diritti negati e altrettante le proteste sedate con la violenza.
E’ il momento di dire basta.
Subito è arrivata anche la condanna da parte delle istituzioni europee, l’Alto Rappresentante dell’Unione Europea Josep Borrell afferma che la persecuzione di genere è un crimine contro l’umanità e come tale va punito.
Anche il Segretario Generale ONU Guteress si dice profondamente preoccupato ed è convinto che il divieto avrà un impatto devastante in tutto il Paese.
Ora resta da vedere se le donne afghane, in particolare le studentesse universitarie, accetteranno questa situazione o protesteranno contro il regime, così come sta accadendo da mesi in Iran a seguito dell’arresto della nota attrice iraniana Taraneh Alidoosti.
Sembra che anche gli studenti universitari maschi siano contrari a questa scelta, ci sono video che li mostrano mentre abbandonano le facoltà in segno di protesta.
Anche diversi professori si sono dimessi per dimostrare il loro disappunto.
Questo è lo scenario attuale dell’Afghanistan, uno scenario a dir poco spaventoso. Ci troviamo di fronte ad una vera e propria negazione dei diritti civili e l’appello si fa ogni giorno più cogente: “dobbiamo tutelare le donne in Afghanistan!”