Il 4 luglio sul tetto del Lingotto a Torino si è tenuto l’evento “The future is on track”, organizzato da Fiat e Stellantis per presentare i nuovi modelli delle storiche Fiat 600 e Fiat Topolino:
«Si tratta di due nomi iconici, che rappresentano grande parte della nostra eredità, una eredità proiettata verso il futuro non solo dell’auto ma della mobilità».
Così il Presidente della Stellantis John Elkann ha presentato le due vetture, tornate sulla scena con uno stile nuovo, vintage ma sfizioso.
Verso l’innovazione, tra passato e futuro
Originale ma vintage, la nuova Fiat Topolino è la vera rivelazione targata Fiat.
In arrivo nelle concessionarie italiane a partire da novembre 2023, la microcar sarà disponibile in due versioni: una più classica, ideale per guidare in città, e una senza porte, chiamata “Dolcevita” e perfetta per le città di mare, entrambe in un unico colore, il Verde Vita.
Gli interni sono personalizzabili e possono essere arricchiti con accessori come, ad esempio, un ventilatore alimentato da presa Usb o un thermos, una cassa bluetooth da collegare allo smartphone per ascoltare ovunque la propria musica preferita, senza dimenticare il doccino installabile nella Topolino Dolcevita, comodo per rinfrescarsi dopo una giornata al mare.
La microcar è un mix tra originalità e stile rétro, con elementi che ricordano la 500 del 1957, come ad esempio il portapacchi in metallo sopra la targa o i cerchi, per non parlare del tendalino arrotolabile sopra al tetto, che permette di ripararsi dal sole.
Ideata per offrire un’esperienza di guida sostenibile, la Fiat Topolino è un quadriciclo leggero che può essere guidato anche dai quattordicenni muniti di patentino.
La vettura è lunga soltanto 241 cm, ma accoglie comodamente due persone e offre uno spazio davanti al passeggero per trasportare i bagagli.
È completamente elettrica e si ricarica in meno di quattro ore; ha un’autonomia di 75 km, con zero emissioni e impatto sonoro ridotto.
Uno sguardo all’industria automobilistica italiana
La Fiat vuole rimettersi in pista con un progetto made in Italy, tranne per la produzione.
«In Italia produrremmo più auto se se ne comprassero di più. L’Italia è l’unico paese in Europa che arretra sull’elettrico perché non ci sono incentivi sufficienti».
Queste le parole di Olivier Francois – ceo della Fiat – il quale dichiara che le due nuove automobili non saranno prodotte in Italia, ma nasceranno rispettivamente a Tichy, in Polonia, e in Marocco.
In Italia la mancanza di investimenti in materia di innovazione e sostenibilità ha causato una crisi del settore automobilistico, con un calo di produzione che, negli ultimi dieci anni, ha raggiungo livelli record.
A questo proposito, il governo mira a raggiungere un accordo con Stellantis per aumentare la produzione in Italia. Come ha dichiarato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso:
«Oggi Stellantis produce 1 milione di autovetture in Francia e solo 473mila in Italia. Bisogna portare anche i livelli produttivi a 1 milione di auto riducendo quello che oggi è un gap insostenibile tra produzione e mercato nazionale»[5].
Fiat, il marchio Stellantis numero 1 per volumi, è leader nei 3 principali mercati: Italia, Brasile e Turchia. L’obiettivo è quello di attuare un piano di incentivi che nei prossimi tre anni possa riportare l’azienda a ricoprire il ruolo di leader nel settore automobilistico italiano.
«In Italia abbiamo un passato glorioso, abbiamo un presente forte, e un grande futuro» e che l’azienda vuole giocare un ruolo chiave nel mondo» [6].
Secondo Francois, il meglio deve ancora venire.