Il direttore milanese Gianandrea Noseda, attualmente Direttore musicale della National Symphony Orchestra di Washington e Generalmusikdirektor dell’Opernhaus di Zurigo, ed Evgeny Kissin, uno dei pianisti più richiesti del momento, saranno i protagonisti del prossimo appuntamento all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, dal 29 novembre al 1° dicembre.
Riconosciuto in tutto il mondo “per quanto riguarda l‘intensità e la sensibilità delle sue interpretazioni” secondo il New York Times, il pianista vanta con l’Accademia un fecondo legame avviato nel 1991 e mai interrotto.
Nato in Russia, naturalizzato britannico con cittadinanza ebraica, Kissin riproporrà a Roma uno dei suoi cavalli di battaglia: il celeberrimo Terzo Concerto per pianoforte di Sergej Vasil’evič Rachmaninoff.
Composto dal musicista russo nel 1909, ed eseguito per la prima volta a New York il 28 novembre di quello stesso anno, il Concerto è un’opera in tre movimenti che richiede un grande impegno nell’esecuzione.
Nella seconda parte del concerto Noseda e l’Orchestra ceciliana eseguiranno “Sogni d’inverno”, la Prima Sinfonia del catalogo di Čajkovskij. Composta nel 1866, fu eseguita due anni dopo a Mosca e salutata dalla stampa dell’epoca come una “sinfonia autenticamente russa”. Il titolo evoca viaggi invernali, in particolare tra San Pietroburgo e Mosca e deriva dai sottotitoli dei primi due movimenti, Sogni durante un viaggio e Paese desolato, paese brumoso.
Venerdì 1° dicembre alle ore 19, prima del concerto, Luca Ciammarughi terrà una conferenza introduttiva all’esecuzione del Concerto. Un appuntamento per approfondire i brani del programma sinfonico eseguito dall’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e un modo per avvicinarsi alla musica con un gusto nuovo, per scoprire la storia e il contesto in cui i grandi capolavori hanno visto la luce.