Una prima assoluta a Roma: l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia apre le porte a “Rodelinda, Regina de’ Longobardi”, un gioiello del teatro musicale barocco di Georg Friedrich Händel reinterpretato dall’ensemble strumentale La Lira d’Orfeo e dal suo fondatore, Raffaele Pe, che nell’esecuzione interpreterà il ruolo di Bertarido. Sul palco della Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, venerdì 22 novembre, un giovane cast formato da Karina Gauvin (nel ruolo del titolo), Giuseppina Bridelli (Eduige), Luigi Morassi (Grimoaldo), Mirco Palazzi (Garibaldo) e Rafał Tomkiewic (Unulfo).
Composta nel 1724, su un libretto di Nicola Haym, la storia racconta la vicenda di Rodelinda, consorte del legittimo erede al trono longobardo Bertarido e madre di Flavio. Il duca di Benevento Grimoaldo spodesta Bertarido, costringendo quest’ultimo alla fuga istigando con la forza Rodelinda a diventare sua moglie per rafforzare il proprio potere. Garibaldo, consigliere di Grimoaldo e Duca di Torino, minaccia Rodelinda se non sposerà Grimoaldo. Lei dichiara provocatoriamente di essere pronta a sposarlo, a patto che egli abbia il coraggio di ucciderne il figlio: per lei sarebbe inconciliabile essere sposa dell’usurpatore e madre del legittimo erede al trono nello stesso tempo. Bertarido ritorna a Milano sotto mentite spoglie per ricongiungersi con la moglie, ma il loro incontro viene scoperto da Grimoaldo e i due vengono incarcerati e condannati a morte.
Con l’aiuto di Eduige e Unulfo Bertarido fugge dalla prigione e salva la vita di Grimoaldo addormentato quando Garibaldo cerca di ucciderlo. Grimoaldo ammette le proprie colpe e accetta di sposare Eduige, mentre Rodelinda e il suo sposo possono riunirsi felicemente.
L’opera venne presentata per la prima volta al King’s Theatre di Londra il 13 febbraio 1725 e riscosse da subito un grande successo, tanto da qualificarsi nei secoli come uno degli esiti creativi più alti di Händel.
Dopo la tappa romana a Santa Cecilia, sabato 23 novembre Raffaele Pe e la Lira di Orfeo saranno a Firenze con il progetto “Vivaldi Cantatas”. Dal 24 novembre fino al 2 dicembre, il controtenore e l’ensemble musicale torneranno a Lodi per la terza edizione della Orfeo Week: un festival innovativo e trasversale nato da un’idea di Pe che, attraverso l’appuntamento con artisti, filosofi, produttori, poeti e acrobati dislocati in tutta la città, si incontreranno per far musica – non solo barocca – e per ragionare insieme, in modo e in luoghi inaspettati, intorno al mito di Orfeo, naturale fulcro della giovane kermesse e movente di tutto il percorso artistico dell’ensemble.