Ormai dall’estate 2018 nelle nostre menti alberga un sentimento di “invidia” e “rabbia” nei confronti di coloro che vengono considerati “PENSIONATI D’ORO”, ma ritengo opportuno un approfondimento in merito per capire nello specifico quale sarà il comportamento da parte dell’attuale Governo nei confronti di questa classe “privilegiata”.
Come tutti ben sanno in Italia da sempre figurano personaggi noti alla cronaca solo ed esclusivamente per le cosiddette pensioni d’oro, che, stando alle promesse degli attuali organi governativi dovrebbero drasticamente ridursi, ma non tutti sanno dove verrà destinato il denaro recuperato da questa manovra.
La manovra inerente la riduzione delle pensioni d’oro riguarderà coloro che percepiscono una pensione superiore alla cifra di 4.000 Euro mensili. In seguito è nata una contestazione da parte di liberi professionisti , medici e dirigenti statali di maggior livello. Questo diverbio ha trovato un suo stato di quiete in seguito alle varie dichiarazioni del Premier Conte e dei Ministri competenti, che hanno spiegato nello specifico il funzionamento dei tagli… la domanda principale è: “Si ma dove andranno a finire questi soldi”?
Bene, le cifre recuperate dai tagli dalla manovra vertiranno sull’aumento di altre pensioni ma attenzione, stavolta sulle pensioni sociali, che avranno un aumento rispetto alla cifra precedente in modo da garantire un tenore di vita positivo a coloro che non godono di una retribuzione sufficiente e fissa. Questa manovra, però, non sarà dedita solamente ai tagli sulle pensioni d’oro ma, vertirà anche sulle pensioni di normali impiegati o lavoratori di ogni genere, con precisi requisiti, che in questo caso non riguarderanno il fattore economico bensì quello riguardante l’età, quindi, chi andrà a combinare i doppi requisiti di 62 anni di età e 38 anni di contributi versati, potrà godere di una pensione anticipata con circa 5 anni di “bonus” rispetto ai 67 anni precedenti.
Il seguente decreto è stato accolto dagli italiani come una ripicca nei confronti di coloro che ostentano richezza senza però aver raggiunto età o limiti pensionabili nella vita lavorativa. Per ora non ci resta che… aspettare l’approvazione totale di questo decreto/riforma che garantirà, o almeno si spera, un tenore di vita giusto e uguale per tutti, senza creare negative inasprezze e rivalità tra cittadini, governo e lavoratori tutti. Come sempre crediamo in questo governo e negli organi competenti tutti.