Il Circuito
Dopo le prime due entusiasmati gare avvenute in Bahrain ed in Italia, il Circus della F1 si sposta in Portogallo, più precisamente nell’”Autòdromo Internacional do Algarve”, comunemente conosciuto come Portimao, dal nome dell’omonimo Comune situato nei pressi del circuito. La gara di per se è molto affascinante data la conformazione della pista, fatta da continui saliscendi, cambi di pendenza e sezioni di curve da affrontare ad alta velocità dove sarà fondamentale trovare l’assetto giusto per ottenere un buon compromesso tra l’ultimo settore, che comprende la zona dell’ultima delle 15 curve del tracciato e del rettilineo del traguardo e quindi una zona dove la velocità pura sarà importante, dai primi due settori, più tecnici e formati da una serie di curve insidiose, che metteranno a dura prova i piloti, ma sopratutto i meccanici e gli ingegneri, chiamati a rispondere alle richieste dei piloti stessi sul comportamento delle meccanici e gli ingegneri, chiamati a rispondere alle richieste dei piloti stessi sul comportamento delle vetture nella totalità del circuito.
Andando più nello specifico, si può notare come curva 5 rappresenti la curva più complessa del tracciato, perché le monoposto arrivano in piena velocità dopo la frenata di curva 3 e, sopratutto, perché nel rettilineo che porta alla staccata c’è la seconda zona DRS (l’ala mobile posteriore per intenderci)introdotta proprio in questa stagione. Il settore centrale è quello che richiede attenzioni maggiori, perché in un tempo di circa 30 secondi (Hamilton nel giro pole dell’anno scorso ha girato in 29.5 secondi) i piloti dovranno avere la macchina precisa all’anteriore tanto da poter permettere un buon ingresso curva ma anche stabilità sul posteriore vista la differenza di pendenza tra una curva e l’altra.
Il Cavallino a cerca di conferme
A proposito di stabilità sul posteriore, conferme importanti si aspettano dalla Scuderia Ferrari, reduce da due buone prestazioni, specialmente quella ad Imola, che ha investito proprio sul posteriore, quindi cambio e sospensioni posteriori nuovo), i due gettoni di sviluppo concessi dal FIA. Grazie al lavoro iniziato sul nuovo simulatore, a Maranello ora possono contare su una correlazione più adeguata dei dati tra il computer e la pista, permettendo agli ingegneri di lavorare più velocemente e precisamente sugli aggiornamenti previsti e, sopratutto, di correggere eventuali problemi di Setup appunto nel posteriore, che essendo la parte completamente nuova dell’auto ha bisogno di un periodo di conoscenza maggiore da parte degli uomini in rosso.
Mercedes e Red Bull: si accende la lotta al vertice
Se la Ferrari quindi ha bisogno di conferme, lo stesso non si può dire di Mercedes: la scuderia che ha dominato finora l’era ibrida sta avendo non poche difficoltà a colmare il taglio aerodinamico imposto dalla FIA e, sopratutto sulla monoposto di Bottas i problemi sono enfatizzati. Il concept innovativo della parte anteriore del fondo non sta portando gli effetti sperati ed una macchina meno inclinata rispetto a Ferrari e Red Bull non permette un comportamento stabile in curva, prediligendo una maggior velocità di punta, a discapito di un minor equilibrio al posteriore.
Se Atene piange, Sparta stavolta qualche risata può farla, perché in casa Red Bull, unica vera candidata a strappare il titolo dalla scuderia anglo-tedesca, le cose non potevano cominciare molto meglio di così. E’ vero che non sono stati raccolti i punti sperati o i risultati di Perez non hanno convinto al 100%, ma se guardiamo gli altri team, nessuno sta garantendo la continuità di rendimento con entrambi i piloti, complice il fatto che molti di essi hanno cambiato scuderia alla fine della stagione passata.
S.O.Seb: le difficoltà del campione
Uno di quelli che sta facendo maggior fatica è il 4 volte campione del mondo, nonché ex pilota del cavallino, Sebastian Vettel: arrivato in Aston Martin con la voglia di riscattare un’ultima stagione disastrosa in Ferrari, sta riscontrando difficoltà maggiori rispetto a quelle dell’anno scorso e i motivi sono sostanzialmente due: il primo è che, come gli altri piloti più esperti il tedesco preferisce girare in pista piuttosto che al simulatore in un momento storico in cui la FIA sta riducendo al minimo i test su pista; l’altro è la stabilità del posteriore, che in Aston Martin, a seguito dei cambi regolamentari, ha pesato maggiormente, essendo la rientrante scuderia inglese sostanzialmente una scuderia satellite della Mercedes e quindi i problemi evidenziati dalla casa madre sono ingigantiti sull’auto inglese.
Tra una polemica sterile con la FIA ed un’altra però, Otmar Szafnauer, Team Principal dell’Aston Martin, ha dichiarato :”Sebastian si sta allenando senza sosta per recuperare il gap col compagno di squadra e, sopratutto, per trovare il suo ritmo in un’auto nuova”.
Tra una polemica sterile con la FIA ed un’altra però, Otmar Szafnauer, Team Principal dell’Aston Martin, ha dichiarato: ”Sebastian si sta allenando senza sosta per recuperare il gap col compagno di squadra e, sopratutto, per trovare il suo ritmo in un’auto nuova”.
Sprint race: cambiamento epocale o soluzione momentanea?
In tutto ciò, sta passando inosservata una notizia che rappresenterà forse il futuro di questo sport, perché in settimana sono state approvate le gare sprint del sabato che decideranno al griglia di partenza la domenica. Così facendo, il programma dei weekend di gara è stato completamente stravolto: si passa dal format che tutti conosciamo, con due prove libere il venerdì e una al sabato mattina prima delle qualifiche ad un nuovo format composto da:
- Una prova libera il venerdì mattina
- Qualifica per la gara sprint il venerdì pomeriggio
- Una seconda prova libera il sabato mattina
- La gara sprint al sabato pomeriggio che deciderà la griglia di partenza della domenica
- La gara completa alla domenica
Per questa stagione sono state fissate 3 gare sprint, ma se il format sarà di successo non è escluso che la FIA possa introdurla stabilmente in alcuni, se non in tutti i circuiti in calendario dalla prossima stagione.