Con la riapertura della maggior parte delle attività comportata dal passaggio in zona gialla, l’Italia può finalmente tornare al cinema
Dal 26 aprile l’Italia è entrata in zona gialla. Le varie chiusure che hanno contraddistinto la nostra Nazione da un anno a questa parte hanno segnato i principali settori redditizi cardini dell’economia nostrana. Tra questi, spicca senza dubbio quello del cinema. Dalla produzione alle sale cinematografiche, il mondo della Settima Arte può finalmente riprendere il suo cammino continuando ad intrattenere il popolo italiano, seppur con le dovute accortezze e precauzioni previste dall’ultimo DPCM.
Delle 1400 sale cinematografiche in previsione di riattivarsi, solo 120 hanno momentaneamente riaperto i battenti, vale a dire solo il 15% di quelle situate in zona gialla. Alcune di queste hanno riempito in breve tempo i (pochi) posti a sedere a disposizione, come una sala del Beltrade di Milano, già sold out alle prime luci dell’alba. La capienza dimezzata disposta dalle ultime norme anti contagio non sembra quindi fermare gli appassionati della magia del cinema ma anzi li induce ad accettare qualsiasi prerogativa pur di gustarsi un buon film in poltrona rossa.
Oggigiorno, per assistere ad uno spettacolo cinematografico sono tante le limitazioni da applicare e rispettare adeguatamente. Dal coprifuoco delle 22 che va completamente a neutralizzare la seconda serata delle proiezioni (una delle più sfruttate e frequentate dal grande pubblico) al tenere la mascherina indossata per tutto il tempo del film, l’atmosfera appare fin da subito pesante ma porta con sé quella speranza di un minimo agognato ritorno alla normalità.
La grandissima richiesta da parte degli spettatori di tornare in sala ha portato i proprietari dei cinema di tutta Italia a modificare radicalmente gli orari di apertura. Alcuni di questi hanno rispolverato le datate “matinee” accendendo i proiettori fin dalle 6 di mattina per permettere a tutti di assistere. L’ultimo spettacolo, invece, sarà quello delle 19:30.
Tra i vari cinema d’Italia che hanno avuto la fortuna di riaprire, oltre il già menzionato Beltradedi Milano, il primo in assoluto ad accendere gli schermi con il suo spettacolo dell’alba sopra menzionato, figurano il Quattro Fontane ed altre quattordici strutture di Roma, il cinema della Compagnia di Firenze che alle 12:15 ha dato inizio alle danze proiettando l’appena trascorsa Notte Degli Oscar, il D’Azeglio e l’Astra di Parma.
Al contrario, probabilmente spaventati dai tempi e soprattutto dagli elevati costi di organizzazione con il giungere dell’estate, una stagione non particolarmente fruttuosa a livello economico per questo settore, alcune sale cinematografiche hanno deciso di riaprire al pubblico direttamente a settembre. Una decisione presa principalmente da molti cinema e teatri del Sud Italia come in quelli di Napoli e provincia che, pur essendo in zona gialla, hanno scelto di ripartire dopo la stagione estiva.
La riapertura delle sale ha portato la ripresa di numerose produzioni cinematografiche arrestatasi a causa dell’aumento repentino dei contagi. Ciò lascia ben sperare ad una futura ripresa economica del settore cinematografico, messo a dura prova dalla pandemia e che ad oggi ha registrato perdite da capogiro, circa il 97% del fatturato degli anni precedenti.