Il Natale, come tutti gli anni, è passato.
Solita routine di auguri, mangiate e lamentele verso le festività.
Per tanti il Natale è sofferenza, tristezza e recriminazione continua.
Mi rendo conto che durante questo periodo si sente di più la solitudine e la mancanza di chi ci è caro.
Leggo tanti scritti e frasi contro le festività, contro il Natale come se la responsabilità delle nostre disgrazie, dei nostri dolori e dei nostri guai fosse di quest’ultimo, come se il mangiare fosse un sacrificio, un obbligo e non un piacere.
Mi vengono in mente tanti pensieri ed anche un pò di rabbia.
Nessuno ci obbliga a festeggiare e a mangiare, si può digiunare.
Invece di stare a recriminare si ci possono rimboccare le maniche e durante le festività andare ad aiutare i più bisognosi .
C’è tanta necessità di braccia volenterose.
Ascolto, leggo e penso a quanti un anno fa hanno sperato di festeggiare insieme ai propri cari un altro Natale, a quanti non ce l’hanno fatta eppure avrebbero fortemente voluto, avrebbero fatto carte false per esserci e a quanti sperano di esserci per il prossimo Natale ben sapendo che sarà dura o forse impossibile, ma la speranza è l’ultima a morire.
E più scrivo e più sale la rabbia, ci si lamenta per il troppo mangiare e non si pensa a quanti vanno a raccogliere i nostri scarti dentro i bidoni dell’immondizia, ci si lamenta di esserci, di dover fare festa quando nessuno ci obbliga e chi avrebbe voluto non ha potuto, rapito da un destino crudele o forse solo dal chiudersi del cerchio della vita.
Quando i vent’anni sono ormai lontani ci si rende conto che di Natali, di festività ce ne restano davvero poche e se si è malati non si è neanche sicuri di esserci alle prossime, neanche a dire buon anno tra meno di una settimana.
Ci si guarda intorno e invece di vedere volti sorridenti si vedono tante facce che si lamentano.
Ma lamentarsi di cosa? Di tanta salute? Di tanto benessere? Di avere tutte le persone care vicine?.
E allora prima di lasciarsi andare a lamentele qualunquistiche e persino snob rivolgiamo un pensiero a chi ha perso o non può stare con le persone care, a chi ha perso la salute, a chi ha perso tutto e chissà, forse scopriremo tante ragioni per festeggiare e sorridere.
Una completa constatazione di una lamentela senza senso.
Ci sono ragioni più profonde che tutti noi dovremmo vedere ma che facciamo finta di non vedere non posso credere che non vediamo che non sappiamo siamo proprio degli inetti solo a dirlo.