A Colleferro, in questo periodo, il dibattito politico è molto acceso e le scintille non sono mancate tra il sindaco e l’opposizione.
Nei giorni scorsi il botta e risposta tra Pierluigi Sanna e Mario Cacciotti. Il capogruppo di Forza Italia ha rilanciato riguardo l’ipotesi di bruciare rifiuti all’interno del cementificio di Colleferro. Secca la smentita di Sanna che attacca l’azzurro definendo le sue dichiarazioni delle fandonie di cui vergognarsi.
Senza voler entrare nei dettagli di una polemica sterile, più utile a infervorare i leoni da tastiera che ad altro, il 29 novembre arriva l’interrogazione di Mario Cacciotti in Città Metropolitana di Roma a Virginia Raggi.
Al Sindaco della Capitale è stato chiesto quali provvedimenti, l’ex provincia, abbia adottato o intenda adottare allo scopo di eliminare le gravi criticità di impatto ambientale che si andrebbero a creare con l’attività di recupero di rifiuti come materia prima nella cementeria di Colleferro.
“Ci troviamo in una situazione – afferma il cons. Cacciotti – in cui nessuno ci da delle risposte confacenti soprattutto per la tutela e la salute dei cittadini. E’ inutile che, anche il sindaco Sanna, esprima delle opinioni senza andare nel concreto del problema. Ho chiesto la convocazione immediata della Commissione Consiliare Ambiente, sia al Delegato sia alla Sindaca, alla presenza dei dirigenti preposti, per far chiarezza sulla questione in oggetto”.
Ma la polemica non si smorza, con Sanna che scrive: “Anche il Consiglio Metropolitano ha appena smentito la bufala dei rifiuti nel processo di combustione della cementeria. Le bugie hanno le gambe corte. Conferma anche che l’autorizzo alla mescola nel cemento è del 2007.”
Intanto, mentre è impegnato a rispondere colpo su colpo a Cacciotti, arrivano anche le bordate del consigliere Riccardo Nappo.
L’ex A.P., il 27 novembre, aveva duramente contestato la scelta dell’amministrazione di realizzare una pista ciclabile al IV km, definendo l’opera inutile e pericolosa. A detta di Nappo quei soldi andrebbero spesi per rifare il manto stradale e mettere in sicurezza una strada obbiettivamente troppo malconcia.
Il 29 novembre ancora dichiarazioni, questa volta sulla scelta di tornare ad illuminare Colleferro in vista delle festività natalizie.
“Quando in opposizione, Sanna, aveva fatto delle vere e proprie battaglie contro le luminarie definite un inutile spreco di soldi che sarebbe stato più etico destinare ai più bisognosi. – incalza Riccardo Nappo che aggiunge – Probabilmente se al posto nostro in opposizione ci fossero stati i nostri predecessori insieme all’attuale Sindaco, staremmo assistendo a qualche sermone populista col quale si invitava l’amministrazione di turno a non spendere soldi per gli addobbi natalizi. Ma noi non siamo degli ipocriti e non lo faremo: eravamo e rimaniamo dell’idea che a Natale le luminarie servano soprattutto per aiutare i commercianti che hanno il vicino outlet come concorrente e per i quali questo periodo rappresenta la tredicesima che fa tanto comodo alle famiglie. Anzi, per sgombrare il campo da ogni dubbio, invitiamo anche a fare di più ed estendere le luminarie a Via XXV aprile, a via dell’artigianato, a Piazza Caduti di Nassiria o a via Consolare latina, perché non è giusto né equo che ad essere “illuminato” sia il solo Corso Turati: non esistono colleferrini di Serie A e colleferrini di Serie B!”
C’è proprio da dirlo, insieme alle luminarie, si sono accese anche le polemiche politiche.