In diretta Facebook, il ministro Lucia Azzolina ha illustrato i contenuti delle ordinanze che saranno inviate ai dirigenti scolastici e che riguardano, principalmente, gli esami di stato della scuola secondaria di primo e secondo grado. Il ministro ha ribadito più volte che non ci sono stati cambi di direzione rispetto a quanto previsto da marzo in poi; ha anche precisato che le ordinanze saranno testi agili e facili da comprendere.
Esami di stato per la conclusione della secondaria di I grado
Come previsto, ci sarà un colloquio orale prima degli scrutini conclusivi. Durante il colloquio, il candidato esporrà i contenuti del suo elaborato. Unica differenza, rispetto a quanto precedentemente programmato, è la dilatazione dei tempi: per chiudere gli scrutini, le scuole avranno tempo fino al 30 giugno. Le procedure avverranno tutte online.
Esami di stato per la conclusione della secondaria di II grado
Gli esami inizieranno il 17 giugno. Gli studenti potranno accedere con un punteggio massimo di 60 crediti (necessaria la riconversione dal vecchio punteggio al nuovo) e l’orale varrà 40 punti. Il colloquio sarà articolato in 4 fasi:
1. Discussione dell’elaborato sulle materie di indirizzo, prodotto dal candidato in accordo con i docenti.
2. Analisi di un testo di letteratura italiana studiato durante l’anno.
3. Esposizione delle esperienze PCTO del candidato (ex alternanza scuola-lavoro).
4. Verifica delle competenze di cittadinanza e costituzione che potrà vertere (non è un obbligo) sull’esperienza personale dello studente nel periodo della pandemia da Covid-19.
Il ministro ha ribadito che l’esame in presenza è irrinunciabile quale rito di passaggio. Per tutti gli studenti non coinvolti negli esami, il ministro ha ribadito il bisogno di una valutazione seria: ci saranno scrutini regolari e verranno riportate le insufficienze in pagella, da far recuperare a settembre agli studenti che ne hanno il dovere e il diritto. Per gli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento o con disabilità, varrà quanto riportato nei loro PDP e PEI.
Solo in due casi si potrà non ammettere uno studente alla classe successiva: la “bocciatura” sarà necessaria per studenti che non abbiano frequentato durante la prima parte dell’anno e per i quali non ci siano valutazioni da parte dei docenti; inoltre, non saranno ammessi all’anno successivo gli alunni oggetto di provvedimenti disciplinari gravi.
Sono intervenuti in diretta il dottor Miozzo e il professor Villani, che stanno studiando come garantire la sicurezza di studenti, docenti e personale ATA nelle scuole: da questo punto di vista, gli esami saranno una prova generale per settembre, momento in ricominceranno le lezioni e sarà necessario rispettare le norme di sicurezza e di distanziamento sociale.