Luci puntate sulla scuola e, in particolare, sul ministro Lucia Azzolina. Per lei questo è il momento di non sbagliarne una, e nel mondo della scuola è alquanto difficile. Non sbagliare nulla significa essere in grado di accontentare tutte le categorie coinvolte, dagli studenti ai neolaureati, dai precari a chi è in direzione pensionamento.
Ieri sera, a “Che tempo che fa”, Lucia Azzolina ha illustrato alcune delle misure salienti contenute nel decreto straordinario, che già durante il finesettimana è circolato in rete sui siti di settore (primo fra tutti Orizzonte Scuola). Se Fazio insisteva per avere chiarezza, affermando di aver ricevuto proteste e richieste in merito da parte di studenti e docenti, il ministro si è concentrato unicamente sulle misure previste per la conclusione dell’anno scolastico 2019/2020 e sui meriti della classe docente che ha messo in campo la Didattica a Distanza, con mezzi limitati e una buona dose di intraprendenza. Poiché il ministro ha glissato con grazia su altri argomenti scottanti, ecco una rassegna schematica della bozza del decreto, che si discute proprio oggi in Consiglio dei Ministri.
Conclusione dell’anno scolastico 2019/2020
- Si promuoveranno tutti gli studenti per decreto. Eventuali recuperi sono da rinviare ai mesi di settembre e ottobre. Per i maturandi, farà da spartiacque la data del 18 maggio. Se si tornerà a scuola entro quella data, allora sarà possibile allestire le due prove scritte: la prima sarà il tema, la prova nazionale di italiano uguale per tutti gli studenti d’Italia. La seconda prova, invece, verrà predisposta dai docenti della commissione interna sulla base degli obiettivi di apprendimento raggiunti dal gruppo classe. In caso contrario, se si dovesse rimanere a casa oltre il 18 maggio, gli studenti si cimenteranno nel solo esame orale (se necessario, anche per via telematica). In ogni caso, la commissione sarà composta da soli docenti interni e la presenza di un presidente esterno garantirà l’equità e la correttezza delle procedure di esame.
- La secondaria di primo grado potrebbe convertire l’esame conclusivo del primo ciclo nella semplice consegna di un elaborato, da far valutare al consiglio di classe in sede di scrutinio. Non si esclude, se si tornerà prima del 18 maggio, l’eliminazione delle sole prove scritte in favore di un’unica prova orale.
Reclutamento docenti.
- Sospeso, per quest’anno, l’aggiornamento delle graduatorie di istituto (nel quale confidavano molti docenti precari).
- In diverse occasioni, il ministro ha ribadito che verranno banditi i concorsi promessi nei mesi precedenti all’inizio dell’epidemia. È però evidente che è impossibile organizzare le prove concorsuali nell’immediato.
- Si corre con le immissioni in ruolo: i vincitori dell’ultimo concorso prenderanno servizio entro il 15 settembre 2020.
- Sul tavolo anche la gestione del TFA sostegno: finora, si è parlato di concludere la procedura abilitante nel mese di maggio, ovviamente in modalità telematica.
Didattica a distanza o volontariato?
- Nelle ultime settimane sono circolate voci, petizioni e note sindacali che facevano notare come non ci sia, tra le mansioni dei docenti, l’obbligo contrattuale della didattica a distanza. Con questo decreto, il governo afferma che i docenti garantiscono la prestazione didattica in modalità telematica, fugando ogni dubbio normativo.
Anno di prova per docenti neoassunti
- Sospese anche le attività di verifica nei confronti del personale neoassunto. In sostituzione, farà fede un parere consultivo reso dal dirigente tecnico in sede di comitato di valutazione.
Viaggi d’istruzione
- Sospesi per tutto l’anno scolastico 2019-2020, ma non è una novità.
Libri di testo
- Eventualmente, se le condizioni sanitarie rimarranno critiche, non ci sarà l’obbligo per le scuole di aggiornare le adozioni editoriali: dunque, si confermeranno i libri già scelti per il corrente anno scolastico.