Colleferro: presentato il IV rapporto sulle “Mafie nel Lazio”

Venerdì 28 febbraio 2020, presso l’aula consiliare del Comune di Colleferro, è stato presentato il IV rapporto sulle “Mafie nel Lazio”, a cura dell’Osservatorio Tecnico-Scientifico per la sicurezza e la Legalità della Regione Lazio.

Diversi gli interventi che hanno esplicato il lavoro svolto, nella battaglia per la legalità, di associazioni, istituzioni e cittadinanza.

Ad aprire la manifestazione il saluto di Laura Rabitti, presidente dell’associazione Blue Media, promotrice dell’iniziativa “Influencer, Sentinelle della Legalità”.

La Rabitti ha ribadito che: “nella lotta contro l’illegalità la partecipazione attiva della cittadinanza ha un ruolo determinante. Iniziative di natura culturale possano rendere la società che crede nei valori di giustizia e legalità più coerente e coesa. Va promossa una vera e propria coscienza collettiva. Con il progetto “Influencer, Sentinelle della Legalità”, ci poniamo l’obbiettivo di formare persone, soprattutto tra i giovani, capaci di promuovere valori etici alti, anche, e soprattutto, nelle scuole. Un vero e proprio antidoto contro la violenza e l’illegalità. – Ha concluso la Rabitti – La percezione dei cittadini di quanto sia influente la mafia nel Lazio è inferiori rispetto a quanto lo sia in realtà. Proprio per questo è fondamentale la divulgazione di questo importantissimo rapporto, in modo che i cittadini della nostra regione possano prendere consapevolezza del fenomeno.”

A seguire l’intervento di Massimo Carbone, Presidente dell’associazione Colleferro Domani. Questo ha spiegato che il gruppo si è da poco costituito sul territorio ma che, i propri componenti, hanno sempre mostrato una particolare attenzione alle dinamiche cittadine e, più in generale, del territorio, dalla vertenza lavoratori al problema rifiuti, fino a quello delle mafie, trattato nell’incontro di cui, oltretutto, sono promotori. “Legalità è un valore con cui i nostri padri e i nostri nonni ci hanno sempre cresciuto. Dobbiamo combattere, e come associazione siamo pronti, per promuovere i valori etici, promuovendo il senso comune, grazie anche all’aiuto delle istituzioni.”

Dopo i rappresentanti della associazioni ha preso la parola Pierluigi Sanna, sindaco della città di Colleferro: “Siamo una città con anticorpi di particolare vigore, dovuti alla nostra storia. Il percorso sulla legalità, non intesa semplicemente come il non commettere reati, ma intesa come lotta alle aggregazioni che fanno dei reati la loro esistenza, ha inizio 10 anni fa, con la nascita di “Libera” a Colleferro. Dobbiamo poi dire che, nella nostra città, abbiamo due parchi dedicati uno a Angelo Vassallo e l’altro a Placido Rizzotto. Questa iniziativa si inserisce, quindi, in un percorso che parte da lontano che ha coinvolto prima le scuole, poi la comunità e infine l’amministrazione comunale. E debbo dire che la mia amministrazione, su questo tema, ha cercato sempre di rendere le cose reali e fattive. Faccio un esempio. Sui rifiuti abbiamo fatto una scommessa faticosa, imperante: abbiamo infatti deciso di realizzare un’azienda pubblica di raccolta e smaltimento. È una questione di trasparenza sulla gestione, perché quando si trattano temi tanto delicati non deve sorgere neanche il minimo dubbio sul fatto che le cose vengano svolte nella totale regolarità. Gli amministratori di comuni, province, regioni, democraticamente eletti, svolgono un ruolo fondamentale nella vita dei cittadini. – Ha concluso il sindaco – Noi siamo quelli che le cose decidono di farle, con legalità, etica e coraggio.”

Prende quindi la parola l’On. Rodolfo Lena – presidente della Prima Commissione della Regione Lazio: “Stiamo presentando questo rapporto perché vogliamo diffondere la cultura della legalità. Il nostro impegno serve a far capire cosa succede nella nostra Regione, in relazione anche a quello che succede nel resto d’Italia. Negli anni, la mafia è sempre stata pensata come un qualcosa che riguardasse solo il Sud Italia. Non è più così. Oggi si registra una forte presenza mafiosa in tutta la nostra penisola, che opera con motivazioni e metodi diversi, ma che coinvolge tutti. – Quindi il punto sulla regione che amministra – Nel Lazio abbiamo tutte le mafie ‘tradizionali’, più una serie di mafie autoctone. Tantissime sono, poi, le piazze di spaccio. Roma è un centro importantissimo per la gestione criminale della droga.”

L’appello quindi a lavorare in modo coeso: “Dobbiamo far capire che si può vincere la mafia – ha ribadito Lena- se siamo tutti insieme, se si collabora con le istituzione e le forze di polizia. Dobbiamo fare un plauso alla magistratura continua a lavorare e ad assegnare alle istituzioni bene confiscati e sequestrati alle mafie. Qui si inserisce anche il lavoro della Regione Lazio che, riqualificando questi beni, li rialloca adibendoli ad un uso sociale e pubblico. La Regione oltretutto vuole portare avanti un master universitario per la gestione delle aziende confiscate alla mafia. – Ha quindi concluso – Le cose possono cambiare ma per farlo c’è bisogno di cultura della legalità.”

L’ultimo intervento è stato quello di Giampietro Cioffredi, Presidente dell’Osservatorio Tecnico-Scientifico per la sicurezza e la Legalità della Regione Lazio, struttura supporto all’attività regionale che vede al suo interno tutte forze di polizia. Ha sottolineato Cioffredi che: “Il nostro è un rapporto tecnico basato su materiale investigativo. Ci basiamo solo su documentazione investigativa. A Roma e nel Lazio le mafie presenti da molto tempo, solo che prima nessuno ne parlava. – Ha quindi sottolineato – Il rapporto serve a creare consapevolezza, soprattutto nella classe dirigente. Oggi, a Roma sono presenti tutte le mafie, anche se la più importante è l’organizzazione conosciuta con il nome di ndrangheta, la più potente organizzazione criminale in Europa. A Roma però, oltre le ‘mafie tradizionali’ troviamo una presenza importante di gruppi criminali romani che si sono evoluti verso il metodo mafioso. – Il punto quindi sui fini perseguiti nella Capitale – Le ‘mafie tradizionali’ si muovono per riciclare soldi e convivono con le organizzazioni autoctone tramite un silenzioso accordo che potremmo definire ‘pace mafiosa’. Nella città eterna, oltretutto, è fortissima l’attività di narcotraffico, con oltre 100 piazze di spaccio h24. Le mafie non  sono solo un potere criminale ma sono un potere capace di avere capitale sociale proprio. Relazioni con imprese, politica, società civile permettono a queste organizzazioni di influenzare la vita di interi territori e della nazione stessa.” Ha concluso Giampietro Cioffredi.

Al termine della manifestazione, che ha richiamato la partecipazione di un nutrito pubblico, è stato consegnato il libro “IV rapporto – Mafie nel Lazio”.

Presenti in sala diverse autorità e amministratori; tra questi, da segnalare la presenza del Comandante dei Carabinieri Ettore Pagano e dei consiglieri comunali di Colleferro Marco Gabrielli e Mario Poli.

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