Foibe ed esodo, una storia italiana, una storia europea

Lunedì 10 febbraio a Roma, presso la sede della Fondazione Alleanza Nazionale, si è tenuta la presentazione della mostra “Foibe ed esodo, una storia italiana, una storia europea”, patrocinata da Fratelli d’Italia e dal European Conservatives and Reformist Group (ECR), curata da Emanuele Merlino, scrittore e responsabile Cultura Fratelli d’Italia nel Lazio, e presentata dall’On. Nicola Procaccini, eurodeputato di Fratelli d’Italia.

Tra i 20 cartelloni presenti, il cui compito è stato quello di raccontare una storia ancora tenuta parzialmente oscura, sono intervenuti gli On. di Fratelli d’Italia Paolo Trancassini (Coordinatore regionale Lazio FdI) e Federico Mollicone, oltre che Francesco Storace, direttore del Secolo d’Italia, Giuseppe Valentino, Presidente della Fondazione AN, e Antonio Ballarin, Presidente FederEsuli.

Una giornata dedicata al ricordo, questo era il significato principale della mostra. “C’è un pezzo importante della storia del Paese che per troppo tempo è stato rimosso, oscurato, occultato per lasciare nell’oblio – afferma l’On. Procaccini una vergognosa pagina di crimini di matrice comunista”.

“E’ un nostro preciso dovere – continua – ricordare, al fine di rendere omaggio a tanti italiani, spogliati dei loro beni e costretti a lasciare la loro terra, per il solo essere italiani, e per fare luce su dei crimini che certa storiografia di parte ha taciuto, negato e ignorato. Lo dobbiamo a Norma Cossetto, a Nino Benvenuti e alle generazioni future, che hanno il diritto a conoscere un dolore condiviso che appartiene a tutti gli italiani”.

“Nello scorso mese di dicembre ho presentato un’interrogazione alla Commissione Europea a seguito della concessione di un finanziamento dall’UE alla città di Fiume di 9milioni e 258mila da destinare al recupero della Brod Mira Galeb, residenza marittima del Maresciallo Tito, che sarà trasformata in un museo memoriale dedicato allo stesso: i fondi europei del settore culturale – conclude – non possono essere destinati all’esaltazione uno dei più brutali regimi dello scorso secolo”.

“C’è stata una evidente pulizia etnica subita dagli italiani ed è un nostro dovere trasmetterne la storia ai nostri figli – continua l’On. Trancassinie non nasconderla come è accaduto per la nostra generazione. Io stesso sono cresciuto nella totale ignoranza della vicenda, taciuta scientemente a tutti noi, per cui sentiamo il dovere morale di dover rendere giustizia ad un popolo, quello istriano, dalmata e giuliano, ma prima di tutto italiano, che ha subito eccidi, soprusi e violenza per l’unica colpa di essere italiano.”

“E’ significativo che gli stessi Presidenti Napolitano e Mattarella hanno rivendicato la necessità di non dimenticare né di sottoporre questa vicenda al vaglio del triste negazionismo di certa parte della politica” – conclude Trancassini.

“Questa mostra è parte di un progetto molto più ampio – ci tiene a ricordare Emanuele Merlinoin quanto a breve, tralasciando Atreju, che è il momento clou del nostro anno politico e culturale, sicuramente avremo un evento di altissimo livello dedicato all’editoria, saranno realizzate altre mostre e soprattutto svilupperemo la rete fra enti locali e produttori di cultura”.

“Oggi abbiamo giovani intellettuali in grado di portare un enorme contributo, che hanno spesso difficoltà ad avere la visibilità che meriterebbero: non sarà facile, ma daremo spazio alle intelligenze di cui Fratelli d’Italia e, soprattutto, l’Italia hanno davvero bisogno”.

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