Mozione Pd per la contraccezione gratuita: quando tira aria di novità e di cambiamento

Cominciano le battaglie di civiltà, quelle importanti, quelle che ci aiutano a non rimanere indietro anni luce rispetto al resto d’Europa e al resto del mondo civilizzato e industrializzato.

Mentre per il resto dei paesi industrializzati è consolidato ormai l’insegnamento dell’educazione sessuale nelle scuole e anche la fornitura gratuita di contraccettivi, l’Italia a che punto è?

Nella legge 405 del 1975 all’art.4, il legislatore aveva già previsto la fornitura della contraccezione gratuita presso i consultori, ma aveva delegato l’applicazione alle regioni che solo in questo ultimo periodo stanno cercando di colmare questo grave vuoto normativo, ma soprattutto il vuoto di civiltà.

Le regione italiane che fino ad oggi hanno applicato la norma – pensando soprattutto ai giovani e in un’ottica di prevenzione sia delle malattie sessualmente trasmissibili sia di gravidanze indesiderate – sono soltanto 5 (la regione Toscana si è aggiunta all’elenco appena qualche giorno fa, il 12 Novembre).

Si attesta al passo con le altre regioni italiane anche il Lazio! Infatti la consigliera regionale del Pd Eleonora Mattia, presidente della commissione per le politiche giovanili, ha presentato una mozione per il potenziamento della rete dei consultori e della somministrazione gratuita dei contraccettivi. A sottoscriverla anche i colleghi del gruppo dem Marietta Tidei, Valentina Grippo, Salvatore La Penna, Eugenio Patanè ed Emiliano Minnucci.

Nelle parole della Mattia si può leggere la sua volontà di cambiamento, di adeguarsi al resto del mondo, ma soprattutto di essere accanto alle donne – che devono avere diritto di scelta – e ai giovani – che hanno bisogno di essere sensibilizzati su questi argomenti.

Infatti afferma veementemente: “Investire in contraccezione significa risparmiare, soprattutto in termini di sofferenza umana, considerato che un contraccettivo costa meno di una maternità non voluta, di un’interruzione di gravidanza o della cura di malattie sessualmente trasmesse. Abbiamo la responsabilità di tutelare e promuovere la salute sessuale e riproduttiva delle giovani generazioni attraverso la prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse, in particolare Papilloma virus e Hiv. É per questo che abbiamo chiesto al presidente Nicola Zingaretti e alla Giunta regionale di impegnarsi per garantire la gratuità di tutte le prestazioni e dei metodi contraccettivi, anche i più moderni, e delle analisi cliniche necessarie per la loro assunzione. Dobbiamo lavorare per sensibilizzare le scuole all’educazione sessuale, potenziare i consultori e le campagne informative per l’educazione alla sessualità libera, alla salute sessuale e riproduttiva, nonché per la diffusione della contraccezione come strumento di prevenzione – conclude Mattia – anche attraverso l’inserimento nei programmi scolastici e specifiche campagne di informazione”.

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