“Lasci perdere, il Sindaco Pelliccia, le frasi d’occasione. L’inaugurazione degli spazi all’aperto della REMS “Castore”, avvenuta il 15 Gennaio, sarebbero stati “un segno di civiltà” se il progetto fosse stato attuato altrove. Non di certo all’interno dell’area di un nosocomio importante come l’Angelucci che, da anni, è oggetto di un declassamento senza precedenti. – Dichiara Matteo Berteletti, consigliere comunale di Alternativa per Subiaco – Declassamento voluto dal Presidente della Regione Lazio Zingaretti con la complicità dell’Amministrazione di Subiaco che, ad ogni incontro pubblico, continua a diffondere messaggi di speranza contrastanti con la cinica realtà dei fatti.
Se anche ci fosse stato un patto per la salvezza del presidio sublacense che prevedesse l’ingoio del rospo della REMS a fronte della permanenza di servizi sanitari fondamentali, è sotto gli occhi di tutti quanto tale accordo sia stato falso o eccessivamente al ribasso, a giudicare dalla manifesta incapacità dell’Angelucci di garantire i livelli d’efficienza adeguati alle esigenze dell’utenza. E questo nonostante il profondo spirito di abnegazione sempre dimostrato dal personale medico e paramedico operante all’interno della struttura.
Per l’Ospedale occorre il lancio di un progetto complessivo per la sua valorizzazione e caratterizzazione, che tenga conto delle specificità territoriali e che punti a servizi di qualità e quantità adeguati. La REMS non c’entra nulla con tutto questo e gli spazi da essa occupati rappresentano purtroppo il limite oggettivo a qualsiasi possibilità di sviluppo futuro dell’offerta sanitaria locale. Questo è il prezzo che come comunità abbiamo già pagato, che si aggiunge ai numerosi e frequenti disservizi che i cittadini sono costretti a sopportare. Anche la situazione delle strutture più vicine, vedi Tivoli, si sta aggravando a causa della carenza cronica di personale. Un quadro generale davvero critico che la Regione non è in grado di gestire.
Invece di rilasciare dichiarazioni di vittoria e sorrisi inopportuni per qualche scatto fotografico il Sindaco Pelliccia, quale primo cittadino del Comune più grande dell’Alta Valle dell’Aniene, prenda dopo otto anni di immobilismo in mano la situazione e, con l’aiuto di tutti, faccia contare la nostra voce per quanto ancora possibile.” conclude Berteletti