La sicurezza dell’Europa non può più attendere

Il rafforzamento della sicurezza europea rappresenta un passaggio cruciale per il futuro dell’Unione, soprattutto in un contesto internazionale segnato da conflitti e instabilità. La necessità di una difesa comune non è più procrastinabile: senza sicurezza, infatti, non possono esistere crescita, sviluppo o stabilità. 

Per questo, Forza Italia ha sempre sostenuto con convinzione il potenziamento delle capacità di difesa dell’UE, e la recente proposta del piano “Rearm Europe” segna un passo fondamentale nella direzione di voler garantire maggiore protezione ai nostri cittadini. 

Nel mio ruolo di Presidente della Delegazione UE per i rapporti con la Nato, ho sempre ritenuto che l’Europa debba rispondere alle nuove sfide geopolitiche con un approccio unitario e strategico. È necessario investire nella nostra sicurezza e difesa generale, guardando oltre la semplice dimensione militare. 

Il recente impegno dell’UE, che prevede un potenziale impiego fino a 800 miliardi di euro per modernizzare le forze di difesa e potenziare la produzione industriale del settore, riducendo la dipendenza da forniture esterne, dimostra la volontà di assumere un ruolo più incisivo nella sicurezza del continente e anche sullo scenario geopolitico internazionale. 

Il piano prevede prestiti dall’Ue per un importo di 150 miliardi e la restante parte con la possibilità per i singoli Stati di escludere le spese per la difesa dai vincoli del Patto di Stabilità. Questa è una misura che Forza Italia sostiene da tempo e per quanto alcune forze politiche, in questi giorni, stiano alimentando un dibattito divisivo, contrapponendo le spese militari a quelle sociali, io credo che la difesa comune non sia solo una necessità strategica, ma anche un impegno politico che l’UE deve assumersi con determinazione, ora più che mai. 

Il Governo italiano è stato chiaro: siamo favorevoli a questo progetto di rafforzamento della sicurezza senza far ricorso ai fondi di coesione e senza voler ridurre nessuna altra spesa, guardando alla difesa in tutti i suoi aspetti, con particolare riferimento al rafforzamento dei sistemi informatici e infrastrutturali oltre che a tutti i dispositivi “dual use” essenziali anche per le emergenze naturali o scopi civili.

Lo shock che il mondo sta vivendo a seguito delle decisioni dell’amministrazione Trump non può lasciarci indifferenti e anziché pensare a ciò che gli altri devono o non devono fare è arrivato il momento, seppur tardivamente, di fare la nostra parte e dimostrare ciò che l’Europa è e deve essere. 

Ecco perché è indispensabile insistere sulla costruzione di una difesa comune europea, condizione essenziale per avere maggiore autonomia, competitività e credibilità. 

La sicurezza dell’Europa non può più aspettare.

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