Martedì 11 febbraio 2025 è iniziata la 75 ª edizione de “Il Festival di Sanremo”. Le luci al led si sono accese, illuminando uno dei palcoscenici più iconici d’Italia, gli applausi del pubblico riecheggiano nelle case di milioni di telespettatori. È l’evento musicale più importante d’Italia e ogni anno incolla milioni di persone davanti alla TV, o al proprio smartphone per il FantaSanremo. In questo articolo vogliamo però raccontare alcuni aneddoti che, forse, non tutti sanno su questa storica competizione. Ecco quindi che vi riportiamo 10 curiosità che forse non sapevate:
1. Il festival più longevo d’Italia ma non il più vecchio del mondo
Nato nel 1951, contrariamente a quanto si pensa, non è il festival più antico del mondo. O meglio, è relativamente giovane se posto a confronto con il Bayreuth Festival che dal 1876 si concentra nelle musiche di Wagner in Germania. Non è più giovane nemmeno del Festival di Salisburgo, nato nel 1920, specializzato in musica classica e nell’opera. Né del Concours de Musique Reine Elisabeth, che dal 1937 porta in Belgio artisti di musica classica. Sanremo è, invece, il festival musicale più longevo d’Italia. Ha inoltre ispirato la creazione dell’Eurovision Song Contest, che esiste dal 1956.
2. Non si è sempre svolto al Teatro Ariston
Parlando di Festival di Sanremo, la mente corre alle note musicali, ai fiori, alle luci e ad un palcoscenico di un teatro noto a tutti per ospitare questa competizione. Tuttavia, anche se oggi lo identifichiamo con il Teatro Ariston, il Festival delle prime edizioni (1951 – 1976) ha visto come luogo di esibizione il Salone delle Feste del Casinò di Sanremo. È stato solo a partire dal 1977 che si è trasferito all’Ariston, e da lì è rimasto fino ai giorni nostri.
3. Vincere Sanremo non garantisce il successo
Forse non tutti sanno che vincere il Festival della musica italiana, non assicura il successo. Molti artisti sono riusciti a diventare leggende della musica italiana senza aver mai vinto Sanremo. Tra questi, ne citiamo alcuni: Vasco Rossi, Zucchero e Lucio Battisti, i quali hanno partecipato senza conquistare il primo posto. Insomma, al Festival di Sanremo l’importante non è vincere ma partecipare. Ancora più lunga è poi la lista dei nomi che sono comunque riusciti a diventare delle icone musicali, senza mai riuscire a passare le selezioni. Ciò nonostante, rimane una delle vetrine più importanti e ambite per qualsiasi artista in ambito musicale.
4. La prima canzone vincitrice del Festival di Sanremo
Fatto ben più noto è chi vinse per la prima volta. La prima edizione del 1951 fu vinta da Nilla Pizzi con la canzone “Grazie dei fiori“, un brano che ancora oggi viene ricordato come un classico della musica italiana. Seppur ben lontano, per stile musicale e parole, dalle canzoni che siamo abituati ad ascoltare dalle ultime edizioni ad oggi.
5. A Sanremo si canta dal vivo
Un altro fatto curioso riguarda l’uso della voce. Fino agli anni ’80, infatti, erano in molti gli artisti che preferivano esibirsi in playback. A partire dal 1985 questa pratica venne abolita per valorizzare le esibizioni dal vivo. Garantendo così un festival più autentico e coinvolgente, dove sicuramente l’artista in gara può uscire di tono: stonare. È invece ammesso l’uso dell’autotune, con parsimonia: una presenza senz’altro scomoda ma ormai necessaria per la rappresentazione di alcune canzoni. Si arriverà ad abolire anche questo?
6. Alcuni degli scandali del Festival di Sanremo
Durante la 73ª edizione del 2023 Blanco, ospite della prima serata, distrusse la scenografia floreale ai piedi del palcoscenico. Il motivo di tale gesto sembrerebbero essere stati alcuni problemi tecnici nell’audio in cuffia durante la sua esibizione. In molti ricorderanno che, nell’edizione del 2020, il festival fu segnato dall’inaspettato abbandono di Bugo. Un’uscita di scena dal palco dell’Ariston dopo che Morgan aveva provocatoriamente modificato il testo della canzone.
Nel 1995 Pippo Baudo salva un aspirante suicida, un uomo disperato perché senza lavoro. Con una calma e una fermezza invidiabili, il noto presentatore riuscì a raggiungere lo spettatore nella galleria del Teatro Ariston. A distanza di anni, si rivelò tutto una montatura. La 17 ª edizione del Festival di Sanremo rimarrà nota non solo per la vittoria di Claudio Villa e Iva Zanicchi, ma anche per la notizia del suicidio di Luigi Tenco. Accanto al corpo del cantante viene ritrovato un biglietto di protesta. Era il 1967. Molti altri scandali potrebbero essere raccontati, ne abbiamo selezionati solo alcuni, ma sicuramente il Festival della musica italiana non è stato sempre e solo un concorso per la canzone migliore.
7. Alcuni degli artisti stranieri in gara
In alcune edizioni, Sanremo ha visto la partecipazione di artisti stranieri. Tra i più celebri, ne ricordiamo due. Nel 1968 “Mi va di cantare”, brano composto da Vincenzo Buonassisi, Giorgio Bertero, Marino Marini e Aldo Valleroni, viene interpretato in un duo composto da Lara Saint Paul e Louis Armstrong. L’anno successivo, durante la 19 ª edizione del 1969, viene portato il brano “Se tu ragazzo mio”. Brano scritto da Gabriella Ferri, Vittorio Ferri e dal direttore d’orchestra Piero Pintucci. Viene interpretato dalla stessa Gabriella Ferri ed un giovane, ma già noto, Stewie Woder.
8. Stop al televoto: non c’è sempre stato!
Via al televoto! Stop al televoto! Quante volte lo abbiamo sentito nel corso delle ultime edizioni del Festival? Eppure, per quanto possiamo averci fatto l’abitudine, forse non tutti ricorderanno che fino al 2000 il vincitore veniva deciso solamente da giurie tecniche. Il famoso televoto come lo conosciamo oggi, è stato introdotto solo a partire dal 2001 ed ha cambiato il meccanismo di votazione. Un potere dato in mano al popolo che non rimane più semplice spettatore ma, anche, potenziale giudice di gara.
9. Alcuni record del Festival di Sanremo
Nell’elenco delle 10 curiosità sul Festival di Sanremo, non poteva mancare un riferimento al suo albo d’oro.
Il primo posto come vincitore del Festival viene attualmente diviso tra:
Domenico Modugno (nel 1958, 1959, 1962 e 1966) e Claudio Villa (nel 1955, 1957, 1962 e 1967).
Al primo posto per il Premio della Critica “Mia Martini” sono in quattro sul podio più alto:
Domenica Rita Adriana Bertè (nel 1982, 1989 e 1990); Cristiano De André (nel 1985, 1993 e 2014); Patty Pravo (nel 1984, 1997 e 2016); Daniele Silvestri (nel 1999, 2002 e 2019).
Il record per il numero di conduzioni rimane a Pippo Baudo, con 13 edizioni, seguito da Mike Bongiorno con 11 edizioni da conduttore del Festival di Sanremo. Con il ruolo di direttore artistico, il primo posto è detenuto da Gianni Ravera: ben 18 edizioni. Anche l’occhio vuole la sua parte. Ebbene qui il primato spetta a Gaetano Castelli, il quale ha curato la scenografia di 22 edizioni del Festival di Sanremo dal 1987 al 2024 con diverse interruzioni.
10. La durata delle canzoni
Il Festival di Sanremo è un appuntamento noto per essere suddiviso in più giorni. Tra gli ultimi di gennaio, i primi giorni di febbraio e la prima decade di marzo. Ogni puntata ha una durata importante. Se aggiungiamo la durata del Prima Festival e del Dopo Festival, inoltre, otteniamo cifre ancora più alte da passare davanti alla TV. Questa è una delle principali critiche che vengono mosse, eppure c’è una scaletta molto ferrea e ben definita che prova a contenere ogni tempistica: dalla pubblicità agli interventi degli ospiti, fino alla durata delle singole canzoni.
Secondo il regolamento della 75 ª edizione, le canzoni dei big in gara possono durare un massimo di 4 minuti. Le nuove proposte hanno a disposizione, invece, 3 minuti. Naturalmente, come si legge nel regolamento: “Saranno ammesse eccedenze di pochi secondi solo in caso di incontrovertibili esigenze di natura artistica”. Nessun limite sembrerebbe essere posto alla durata minima di un brano. Assisteremo allora un giorno ad una canzone composta da una sola nota? E quale sarà quella nota che decreterà questo nuovo record?