A voi, carissimi lettori, le pagelle della prima serata del Festival di Sanremo. Quest’anno abbiamo deciso di analizzare esclusivamente i testi delle canzoni e le esibizioni degli artisti senza soffermarci su tutto il Festival inteso come spettacolo. Buona lettura.
1. Gaia – “Chiamo io chiami tu”. Gaia apre il Festival con un brano pop dalle influenze elettroniche, dal ritornello accattivante ma privo di grande personalità. Il testo affronta l’incomunicabilità nelle relazioni in modo semplice, senza metafore particolarmente incisive. Vocalmente pulita e intonata, ma manca di variazioni dinamiche che diano profondità al pezzo. Sul palco è sicura e ben supportata da una scenografia luminosa, ma la canzone non lascia il segno. Voto: 6
2. Francesco Gabbani – “Viva la vita”. Un Gabbani più maturo e riflessivo che celebra la vita con un testo ricco di immagini poetiche. La scrittura è intelligente, con giochi di parole e una melodia che cresce con naturalezza. Vocalmente impeccabile, con un’ottima gestione del fiato e un’emissione sempre chiara. La performance è sobria ma coinvolgente, con un buon utilizzo delle luci. Voto: 7.5
3. Rkomi – “Il ritmo delle cose”. Un brano che mescola sonorità elettroniche e pop, ma con un testo che si perde in immagini poco chiare. La sua interpretazione è sentita, ma la voce nei bassi risulta debole e nei ritornelli manca incisività. La costruzione musicale è interessante, ma la canzone fatica a decollare. Buona la presenza scenica, ma il pezzo non esplode mai davvero. Voto: 5.5
4. Noemi – “Se t’innamori muori”. Una ballata intensa, con una scrittura che racconta l’amore con toni drammatici ma senza troppa innovazione. Vocalmente precisa e potente, con una bella gestione delle sfumature, ma il pezzo non le permette di esprimere tutto il suo potenziale. Interpretazione solida, ma non basta a far brillare un brano che resta prevedibile. Voto: 6
5. Irama – “Lentamente”. Pezzo che gioca su una costruzione crescente, ma che non trova un vero punto di svolta. Il testo racconta la paura di lasciarsi andare, con immagini evocative ma già sentite. Vocalmente solido, anche se a tratti sembra trattenuto. Buona la performance, ma manca un guizzo che lo renda davvero memorabile. Voto: 6.5
6. Coma_Cose – “Cuoricini”. Raccontano la quotidianità dell’amore con il loro stile minimalista e diretto. Il testo è efficace, anche se semplice, mentre l’interpretazione è genuina e sentita. Qualche piccola incertezza vocale, ma l’alchimia tra i due rende tutto autentico. Performance scenica essenziale, ma funzionale al racconto. Voto: 7
7. Simone Cristicchi – “Quando sarai piccola”. Uno dei momenti più emozionanti della serata. Un testo delicato e commovente sulla memoria e il rapporto madre-figlio, che colpisce per sincerità. Cristicchi recita più che cantare, ma l’intensità interpretativa è altissima. Scenografia ridotta all’essenziale per dare massimo risalto al testo. Senza dubbio la migliore esibizione della serata. Voto: 9
8. Marcella Bella – “Pelle diamante”. Una ballata classica che esalta la sua esperienza vocale, ma che suona datata. Testo elegante, ma senza particolari guizzi, e arrangiamento che non sorprende. La voce ha ancora un bel timbro, ma in alcuni punti sembra faticare. Performance statica. Ben lontana dai suoi grandi successi. Voto: 5.5
9. Achille Lauro – “Incoscienti giovani”. Testo che mescola provocazione e malinconia, con una produzione elettronica avvolgente. Lauro è magnetico e la sua interpretazione trasmette il senso di disillusione della giovinezza. Auto-tune ben dosato, scenografia studiata per enfatizzare il mood del pezzo. Voto: 8.5
10. Giorgia – “La cura per me”. Ballata intensa e raffinata che esalta ogni sfumatura della sua voce straordinaria. Testo profondo e intimo, melodia che cresce in modo naturale e avvolgente. Interpretazione da manuale, che rende ogni parola vibrante. Essenziale ma potentissima. Voto: 8.5
11. Willie Peyote – “Grazie ma no grazie”. Uno dei testi più intelligenti della serata, con la consueta ironia e un groove incalzante. Peyote critica la società con sarcasmo pungente, senza risultare mai banale. La melodia è accattivante, e il flow è preciso. Vocalmente sicuro, con un’interpretazione che enfatizza il senso di ogni parola. Performance essenziale ma efficace. Voto: 8
12. Rose Villain – “Fuorilegge”. Atmosfere dark e un’interpretazione intensa e sensuale. Testo che racconta un amore autodistruttivo, con immagini forti e ben costruite. La melodia è avvolgente, ma il ritornello non esplode come dovrebbe. Scenografia suggestiva, che contribuisce al fascino della performance. Voto: 7
13. Olly – “Balorda nostalgia”. Un pezzo che gioca tra leggerezza e malinconia, con una produzione fresca e moderna. Testo semplice ma ben scritto, con immagini evocative che funzionano. Buona interpretazione vocale, anche se senza particolari variazioni di intensità. Performance solida, ma senza momenti davvero memorabili. Voto: 7
14. Elodie – “Dimenticarsi alle 7”. Sofisticato, con un sound internazionale che mescola pop ed elettronica. Testo evocativo e ben costruito, che racconta l’effimero degli amori fugaci. Vocalmente elegante e controllata, con una scenografia minimalista che punta tutto sulla sua presenza scenica magnetica. Interpretazione impeccabile anche se prevedibile. Voto: 7
15. Shablo feat. Guè, Joshua e Tormento – “La mia parola”. Un brano rap dal sound moderno, con un buon equilibrio tra strofe e ritornello. Il testo riflette su lealtà e valori, con un linguaggio diretto ed efficace. Buone le prove vocali di tutti, anche se manca un vero punto di forza. Performance compatta, ben calibrata anche se prevedibile. Voto: 6.5
16. Massimo Ranieri – “Tra le mani un cuore”. Ranieri regala una ballata intensa e toccante, con un testo profondo sulla fragilità dell’amore. La scrittura è poetica, con immagini delicate e un crescendo emotivo ben costruito. La voce è ancora potente, anche se in alcuni passaggi sembra più contenuta. Performance scenica classica ed elegante. Un po’ datata? Voto: 7.5
17. Tony Effe – “Damme ‘na mano”. Ilbrano mescola urban e pop, con una produzione curata ma poco originale. Il testo è diretto e semplice, ma non introduce elementi innovativi. Vocalmente sicuro, ma con poche sfumature interpretative. Performance scenica energica, ma senza grandi variazioni. Voto: 5.5
18. Serena Brancale – “Anema e core”. Un mix tra jazz e soul, con una melodia sinuosa e avvolgente. Il testo è delicato e raffinato, mentre l’arrangiamento valorizza la sua voce calda e intensa. Interpretazione magnetica, tra le più eleganti della serata. Performance sofisticata e d’atmosfera. Voto: 8
19. Brunori Sas – “L’albero delle noci”. Uno dei brani meglio scritti della serata. Testo poetico e delicato, che riflette sulla natura del tempo e dei ricordi. La melodia è semplice ma toccante, e l’interpretazione è autentica e sentita. L’atmosfera scenica è essenziale, ma il carico emotivo del pezzo è enorme. Voto: 8.5
20. Modà – “Non ti dimentico”. Una ballata pop-rock nel loro stile inconfondibile. Testo romantico ma senza spunti originali, con una struttura musicale prevedibile. Un’interpretazione intensa, ma la canzone non sorprende. Performance classica, senza particolari variazioni. Voto: 6
21. Clara – “Febbre”. Un pezzo pop con sfumature R&B, dal testo sensuale e introspettivo. La sua voce calda e l’interpretazione elegante rendono il brano molto efficace. Melodia coinvolgente, ma la struttura è prevedibile. Performance scenica raffinata, che valorizza la sua presenza. Voto: 7
22. Lucio Corsi – “Volevo essere un duro”. Brano cantautorale con una scrittura ironica e personale. Il testo è divertente e originale, con immagini vivaci e ben costruite. Interpretazione autentica, con un’energia che buca lo schermo. Performance scenica che valorizza il mood giocoso del pezzo. Voto: 8
23. Fedez – “Battito”. Brano autobiografico, con un testo sincero che racconta il suo percorso personale. La scrittura è diretta, ma il ritornello è un po’ piatto e non decolla. Interpretazione sentita, ma vocalmente meno precisa rispetto ai colleghi. Performance emotiva, ma senza particolari guizzi. Trovata essenzialmente commerciale? Voto: 5.5
24. Bresh – “La tana del granchio”. Brano dal sapore malinconico che mescola pop e rap in modo fluido. Il testo è evocativo, con immagini originali e ben costruite. La melodia accompagna bene la narrazione, anche se manca un vero momento di svolta. Interpretazione convincente e performance ben calibrata. Voto: 6.5
25. Sarah Toscano – “Amarcord”. Brano nostalgico, con un arrangiamento delicato che richiama atmosfere passate. Il testo è ben scritto, con immagini evocative che creano un forte impatto emotivo. Vocalmente dolce e precisa, con una buona gestione dell’interpretazione. Performance intensa e delicata. Voto: 7.5
26. Joan Thiele – “Eco”. Etereo e sofisticato, con un sound internazionale. Testo introspettivo e raffinato, ma poco immediato. Interpretazione magnetica, con un’ottima gestione delle dinamiche vocali. Performance scenica minimalista, ma affascinante. Voto: 7
27. Rocco Hunt – “Mille vote ancora”. Un brano che unisce pop e rap, con il suo solito stile energico. Testo ben costruito, con immagini efficaci e una scrittura scorrevole. Melodia accattivante, ma che ricalca i suoi lavori precedenti senza particolari innovazioni. Performance dinamica e coinvolgente. Voto: 6
28. Francesca Michielin – “Fango in paradiso”. Un brano profondo e ben costruito, con un arrangiamento che mescola pop ed elettronica in modo raffinato. Il testo è uno dei più intensi della serata, con immagini forti e una narrazione personale e sentita. Vocalmente impeccabile, con grande controllo dinamico e un’interpretazione che trasmette tutta la profondità del pezzo. Voto: 8
29. The Kolors – “Tu con chi fai l’amore”. Un pezzo funk-pop energico, perfetto per la radio. Testo leggero ma efficace, con un groove irresistibile. Interpretazione solida, anche se senza grandi sfumature. Performance esplosiva, con ottima interazione con il pubblico. Voto: 7
Musicalmente è stata una serata di livello, con Cristicchi, Brunori, Giorgia e Achille Lauro. Alcuni artisti hanno puntato su formule consolidate, mentre altri hanno sperimentato con più successo. La gara è ancora aperta, ma i primi favoriti iniziano a emergere.