Pure Sardinia: un viaggio sensoriale tra vigneti e mare

La Sardegna, terra antica e selvaggia, culla di tradizioni millenarie e paesaggi mozzafiato, si svela attraverso i vini di Pure Sardinia, un marchio che incarna l’essenza più autentica dell’isola dalle molteplici facce, il cuore di terra e il sangue di mare. 
Pure Sardinia offre ai wine lovers di tutto il mondo tre vini straordinari, frutto dei vitigni autoctoni più rappresentativi: il Vermentino e il Cannonau. Le uve, coltivate in vigne antiche situate nelle aree più vocate della Gallura e della Barbagia, donano a questi vini un carattere unico e inconfondibile.

Abbiamo avuto il piacere di scoprire questo marchio nel prestigioso evento dell’ultimo Vinòforum.

MOLO A: Bianco di Mare – Vermentino di Gallura DOCG

Il Vermentino di Gallura “Molo A” si presenta come un omaggio al mare cristallino che bagna le coste della Sardegna. Questo vino bianco, che prende il nome dalla storica banchina di Porto Cervo, è una sinfonia di freschezza e complessità. Alla vista, incanta con il suo colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, un preludio alle sue qualità organolettiche.

Al naso, Molo A regala un bouquet aromatico che richiama i profumi della macchia mediterranea: note di agrumi, fiori bianchi e un leggero sentore di erbe aromatiche, accompagnate da un’eco salmastra che ricorda la brezza marina. In bocca, il vino è fresco e vibrante, con una piacevole acidità che bilancia perfettamente la struttura e la morbidezza del sorso. Un Vermentino che seduce e invita a un lungo viaggio sensoriale, dedicato a chi ama il mare e la Sardegna con passione e rispetto.

CAPO F: Rosso da Amare – Cannonau di Sardegna DOC

Capo F, il Cannonau di Sardegna, è un vino che racconta storie di forza e dolcezza, proprio come il faro di Porto Cervo da cui prende il nome. Alla vista, il suo colore rosso rubino intenso con riflessi granati annuncia un’esperienza di grande impatto.

Il naso è avvolto da profumi intensi e complessi: frutti rossi maturi, ciliegie sotto spirito, note speziate di pepe nero e tabacco, con un leggero sentore di cuoio e liquirizia. In bocca, Capo F è vigoroso ma carezzevole, con tannini vellutati che donano struttura e lunghezza al sorso. La sua anima passionale emerge in un perfetto equilibrio tra freschezza e potenza, rendendolo un vino ideale per accompagnare piatti di carne, formaggi stagionati e momenti di contemplazione.

LISCIA RENÈ: Rosè Emozionale – Cannonau di Sardegna DOC

Il Rosé Liscìa Renè è un inno alla bellezza dei tramonti sardi, quando il cielo si tinge di un rosa che sa di nostalgia. Questo Cannonau rosato cattura l’essenza di quei momenti magici, offrendosi alla vista con un colore rosa tenue, brillante e luminoso.

Al naso, il bouquet è delicato e raffinato, con note di fragoline di bosco, melograno, fiori di campo e una lieve sfumatura minerale. In bocca, Liscìa Renè è fresco e fruttato, con una piacevole acidità che lo rende vivace e appagante. Le sue emozioni sono intense e coinvolgenti, perfette per accompagnare aperitivi, piatti di pesce e momenti di pura poesia.

Un impegno per l’autenticità

Pure Sardinia si distingue per il suo impegno nella valorizzazione delle produzioni tipiche di una terra incontaminata, senza l’uso di chimica, né in vigna né in cantina. Ogni annata racconta una storia diversa; la storia di una famiglia, di una terra senza compromessi ma anche di un popolo che segue le onde del clima e dei suoi cambiamenti, rimanendo sempre fedele all’identità e alla qualità dei suoi vigneti. Questi vini autentici e schietti, infatti, sono rivolti a chi desidera conoscere la Sardegna vera, quella delle piogge sporadiche e del sole che scivola a picco sulle pietre bagnate di mirto; a chi vuole assaporarne gli aromi e respirarne la macchia aspra, lontano dalle mode contemporanee e dalla standardizzazione del gusto.

Pure Sardinia è un invito alla seduzione, all’abbandono al carattere e alla bontà di prodotti unici nel loro genere; emozioni da condividere sotto un cielo rigonfio di stelle o davanti a un falò che profuma d’estate. Perché il vino, in fondo, non è solo una bevanda, ma il suggello di un ciclo vitale, che inizia in inverno e, sconfiggendo gelate e venti, termina a tarda estate, quando il sole si fa sempre più breve, ma le giornate sembrano non terminare mai.

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