Con la nomina di Paolo Gentiloni a commissario europeo il suo seggio alla Camera resterà vacante. Il 4 marzo del 2018 l’ex presidente del Consiglio ha infatti vinto il collegio uninominale Lazio 1-01, quello di Roma centro; un collegio tra quelli tradizionalmente considerati ‘blindati’: una roccaforte del centrosinistra nel cuore della Capitale.
Nell’ultima tornata nei quartieri di Monti, Trevi, Testaccio, Trastevere e Prati vinse, appunto, con il 42% dei consensi l’esponente dem contro il candidato del centrodestra Luciano Ciocchetti, secondo con poco più del 30%, e quello dei 5 Stelle, Angiolino Cirulli, che si era fermato al 16%.
Ma l’interesse nei confronti di questa elezione potrebbe nascere dal fatto che si tratterebbe del primo stress test della neonata maggioranza giallorossa e, allo stesso tempo, un’occasione per capire gli equilibri all’interno del centrodestra. Senza tralasciare le valutazioni che verranno riflesse nel Movimento 5 Stelle sull’amministrazione cittadina.
Le elezioni suppletive sono una novità introdotta in Italia con la Seconda Repubblica e l’arrivo di elezioni con collegi uninominali. In Italia le elezioni suppletive sono state comuni quando era in vigore la legge elettorale nota come Mattarellum, tra 1993 e 2006, e sono tornate nel 2018 con l’introduzione del cosiddetto Rosatellum. In questi due sistemi, infatti, accanto a una quota di parlamentari eletti con metodo proporzionale c’è un’altra quota di eletti in collegi uninominali, dove avviene una sfida diretta tra candidati.
L’articolo 86 della legge elettorale vigente stabilisce che “quando, per qualsiasi causa anche sopravvenuta, resti vacante il seggio attribuito ai sensi dell’articolo 77, comma 1, numero 1), il Presidente della Camera dei deputati ne dà immediata comunicazione al Presidente del Consiglio dei ministri ed al Ministro dell’interno perché si proceda ad elezioni suppletive nel collegio interessato. I comizi sono convocati con decreto del Presidente della Repubblica, su deliberazione del Consiglio dei ministri, purché intercorra almeno un anno fra la data della vacanza e la scadenza normale della legislatura. Le elezioni suppletive sono indette entro novanta giorni dalla data della vacanza, dichiarata dall’organo di verifica dei poteri“.
In poche parole, quindi, le elezioni dovranno essere indette entro novanta giorni dal momento in cui la giunta per le elezioni attesti la vacanza del seggio.
Questi i quartieri e i rioni di Roma che saranno coinvolti nelle votazioni: Rione Monti, Rione Trevi, Rione Colonna, Rione Campo Marzio, Rione Ponte, Rione Parione, Rione Regola, Rione Sant’Eustachio, Rione Pigna, Rione Campitelli, Rione Sant’Angelo, Rione Ripa, Rione Borgo, Rione Esquilino, Rione Ludovisi, Rione Sallustiano, Rione Castro Pretorio, Rione Celio, Rione San Saba, Rione Testaccio, Rione Trastevere, Quartiere Trionfale, Rione Prati, Quartiere Flaminio, Quartiere Della Vittoria.