Alessio Sinibaldi, noto da tempo per il suo impegno civico e politico nella Valle del Sacco, ha deciso di candidarsi a consigliere comunale nella lista “Gavignano Domani”.
“Ciò che mi ha convinto a candidarmi a consigliere comunale – dichiara Sinibaldi – è stata la mia forte vocazione per il sociale. In un’epoca di parole vuote, nel corso della mia attività politica sono sempre stato attento a tutto ciò che poteva essere motivo di aggregazione e di miglioramento per il nostro Paese e che fosse davvero utile o gratificante per l’intera comunità. Possono sembrare concetti astratti ma, in realtà sono molto concreti e reali, come è emerso dal dialogo costante con tante persone, che mi chiedono di fare qualcosa di concreto per Gavignano, in nome della stima e della serietà che mi viene riconosciuta, oltre all’onestà intellettuale che ho sempre cercato di mostrare anche in sede di dissenso per le scelte politiche delle altre coalizioni.”
La scelta della candidatura
“La scelta è stata razionale – aggiunge Sinibaldi – posso definirla di maturazione e crescita personale. Frequentare la Cosa Pubblica molto da vicino mi ha prima di tutto consentito di imparare tanto, specie dai tanti consigli comunali che ho frequentato. Chi mi conosce sa quanta dedizione metta in ciò che mi appassiona e chi non mi conosce vorrei recepisse una cosa di cui sono sempre stato convinto. La politica non è una questione di bandiere e di scelte personali ma di valori e di impegno che ci fa diventare non solo esponenti di questa o quella coalizione. Noi siamo la voce, i pensieri, le volontà di una collettività. Non solo di chi ci ha eletto. Anzi, l’ascolto, l’attenzione, devono andare oltre ogni personalismo. E l’ascolto di ciò che non va non deve avere un solo colore o bandiera.”
La visione della città
“La mia visione di Gavignano è quella di un Paese che non ha nulla da invidiare ai borghi della Toscana o dell’Umbria. Un paese con un potenziale enorme di sviluppo sia a livello culturale che turistico. Credo che questo Paese abbia una bellezza che riempie gli occhi e chiunque venga qui senza conoscerlo si stupisce di ciò che aveva perso fino a quel momento. Però occorre fare in modo che Gavignano non sia solo un luogo di passaggio, ma una meta, dove voler rimanere. Anche per chi ci abita. La cosa su cui dover lavorare e su cui dobbiamo puntare sono i ‘servizi e l’offerta’ che si fornisce ai cittadini tutti. In particolare l’accessibilità all’interno del centro storico al fine di evitare il fenomeno dello svuotamento dello stesso e rendere migliore la vita delle persone più fragili. Credo che – conclude Sinibaldi – vada attuata una strategia commerciale da attirare le persone dei paesi limitrofi durante tutto l’arco dell’anno.”